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Ascoli, la rivoluzione di Tesoro
sta producendo effetto:
squadra più forte e ambiziosa

SERIE B - Il diesse ha reso più competitivo l'organico con giovani emergenti come Scamacca, Da Cruz e Ferigra, altri motivati e in cerca di rilancio
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Il diesse Antonio Tesoro (a destra) con il presidente Giuliano Tosti e l’allenatore Paolo Zanetti (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

É sicuramente fra i direttori sportivi più attivi e riesce quasi sempre a centrare gli obiettivi grazie all’esperienza e alla competenza acquisite nelle società in cui ha lavorato prima di approdare ad Ascoli un anno fa. Pro Patria, Lecce, Lugano, Vicenza sempre accanto al padre Savino, noto imprenditore appassionato di calcio.

Con Zanetti al “Del Duca” (Foto Edo)

Il ds Antonio Tesoro sta costruendo – siamo ormai ai ritocchi finali – un buon Ascoli in grado di puntare senza mezzi termini ai playoff. Saranno 8 su 20 le squadre ammesse agli spareggi promozione e fra queste dovrà necessariamente esserci il Picchio. Stavolta il traguardo é dichiarato e non ci possono essere dubbi. Le prime impressioni sono incoraggianti.

L’Ascoli ha affrontato in amichevole due squadre di pari categoria battendo 2-1 lo Spezia e perdendo 1-0 con il Frosinone che ha mantenuto l’assetto della Serie A. Poi ha superato a pieni voti il primo esame di Coppa spazzando via la malcapitata Pro Vercelli (5-1) e regalando – si fa per dire – la prima delusione a Gilardino, all’esordio da allenatore.

Aspettando il campionato, insomma, l’Ascoli mostra segnali di crescita che inducono a nutrire fiducia. Tesoro è l’abile architetto. Di concerto con il presidente Giuliano Tosti e il patron Massimo Pulcinelli, ha reso più competitivo l’organico. Nato in Puglia ma residente a Bergamo, Tesoro (39 anni) ha portato in bianconero giocatori di valore come Scamacca, Gerbo, Da Cruz. Altri in cerca di rilancio come Petrucci, Piccinocchi e Brlek, o intenzionati ad imporsi come il ventenne Ferigra. Ha trovato una sistemazione (a Como) per Ganz che era diventato un caso, ha confermato giocatori basilari come Lanni, Brosco e Ardemagni.

E non è finita perché Tesoro ha ancora diverse operazioni da compiere, sia in entrata che in uscita. Il diesse ha le idee chiare e sa quello che vuole. Di sicuro metterà a disposizione di Zanetti una squadra in grado di essere protagonista a certi livelli e di alimentare le attese dei tifosi. Poi sarà il campo ad emettere i verdetti. E allora vedremo se l’Ascoli sarà davvero un… Tesoro di squadra.


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