di Maria Nerina Galiè
Oggi, 19 agosto 2019, sono trascorsi cinque anni dal terribile schianto che alle ore 16,30 squarciò il cielo di Gimigliano, frazione di Venarotta che, conosciuta dal 1948 soprattutto per l’Apparizione della Madonna, finì all’improvviso alla ribalta internazionale. Due tornado dell’Aeronautica Militare, decollati dalla base di Ghedi (Brescia) per un’esercitazione entrarono in collisione per motivi ancora oggetto di indagine da parte delle Procure di Ascoli e di Verona. A bordo c’erano Mariangela Valentini (di Borgomanero-Novara, 32 anni), Paolo Piero Franzese (di Benevento, 35), Alessandro Dotto (torinese di Ivrea, 31) e Giuseppe Palminteri (di Palermo, 36), tutti morti nel terribile impatto.
Nel giorno della ricorrenza, però, c’è spazio solo per il ricordo. Una preghiera e un abbraccio tra il Comune di Venarotta, teatro del tragico evento e i familiari delle vittime. «Non mancano mai – dice il sindaco di Venarotta, Fabio Salvi – sono qui già da qualche giorno. Anzi, ormai sono di casa, tanto hanno stretto un legame con i venarottesi e con tutto il territorio. Ogni anni tornano nei boschi dove sono stati ritrovati i resti dei loro congiunti. Ognuno ha il “suo posto”, l’angolo su cui piangere».
Oggi alle ore 18, proprio a Gimigliano, all’ombra del monumento realizzato con una raccolta fondi dell’associazione Arma Aeronautica nel 2015, sarà celebrata una messa dal parroco don Elio Nevigari in suffragio dei quattro giovani capitani che dopo la morte furono “promossi” al grado di maggiore. A seguire, alle ore 19, una cerimonia renderà omaggio ai Caduti di tutti i tempi. La manifestazione, alla quale parteciperanno autorità civili e militari della provincia di Ascoli e i rappresentanti delle Associazioni combattentistoiche e d’arma, è stata organizzata come sempre dai Comuni di Venarotta e Ascoli e dalla sezione locale dell’Associazione che ha finanziato il monumento alla memoria.
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