di Luca Capponi
Colle San Marco, l’estate, il fresco, migliaia di persone sui prati. Tutto bello, tutto bene. Ma gli aspetti da migliorare sono tanti. E il rilancio auspicato del pianoro sembra ancora lungo da venire, nonostante se ne parli da secoli. Una sterzata decisa, in grado di esprimere le potenzialità elevatissime di questo angolo di paradiso, tanto amato da ascolani e non, sembra oggi più che mai necessaria.
Un tratto della strada di San Marco
Intanto, umile consiglio, si potrebbe iniziare dalla strada che attraversa proprio il pianoro passando per i campi da tennis e l’ex campeggio, prima di ricongiungersi alla principale che sale verso San Giacomo: sono anni, ormai, che versa in condizioni indecenti, tra buche, breccia e sospensioni dell’auto a forte rischio. C’è anche qualche ciclista che prova a transitarci, ma qui il percorso è più da mountain bike che da bici da strada. Un mulattiera, in pratica, simbolo del dimenticatoio in cui questa zona è rimasta dalla metà degli anni ’90.
Ecco, il primo tassello da cui ripartire per ridare nuova dignità ad un luogo in passato fiore all’occhiello potrebbe essere questo. Niente di difficile o astruso. Un po’ di asfalto e un’iniezione di fiducia per (ri)cominciare e tendere al meglio. La strada è ancora lunga, sì, ma non è detto che non si possa percorrerla trionfalmente. Certo, senza buche sarebbe anche più facile.
Il pianoro
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