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Tesoro: «Ascoli più forte, ma per la Serie A
ci sono squadre più attrezzate»

SERIE B - Il direttore sportivo bianconero rivela alcuni retroscena del calciomercato: «Gravillon era una prima scelta, Ninkovic aveva richieste anche dall'estero, Ciciretti sarebbe tornato volentieri»
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Il ds Tesoro tra due degli ultimi acquisti: Gravillon e De Alcantara

di Bruno Ferretti

Antonio Tesoro, direttore sportivo dell’Ascoli, prima di presentare i neo difensori  bianconeri Gavrillon e De Alcantara, ha fatto il punto sul calcio mercato condotto con particolare abilità e competenza. «Quando abbiamo cominciato a lavorare per l’Ascoli ci siamo posti l’obiettivo di fare crescere la dimensione della società e ci stiamo riuscendo. Oggi l’Ascoli ha un valore patrimoniale certamente superiore. E anche un appeal diverso, ne ho avuto conferma al calciomercato – ha detto Tesoro – abbiamo centrato gli obiettivi fissati e riteniamo di aver allestito una buona squadra, competitiva, in grandi alimentare ambizioni. Devo ringraziare il patron Pulcinelli per la fiducia che mi dato, il sostegno: mi ha messo nelle condizioni di lavorare al meglio. E ringrazio molto anche il presidente Tosti che é stato per me un importante supporto, un punto di riferimento quotidiano. Mi é stato sempre vicino».

«Siamo tutti consapevoli della potenzialità dell’Ascoli ma invito a testare con i piedi per terra evitando facili entusiasmi che possono portare eccessive aspettative – ha proseguito il diesse – prevedo un campionato molto livellato con qualche squadra più attrezzata rispetto alle altre. Considero un gradino sopra le tre retrocesse dalla Serie A che hanno usufruito del cosiddetto paracadute finanziario e quindi hanno maggiori possibilità economiche. Poi metto Cremonese e Benevento che al mercato hanno speso davvero molto. Dopo queste alcune squadre come Perugia, Pescara, Ascoli, Crotone e altre».

«Vorrei che l’Ascoli fosse una squadra coraggiosa, garibaldina, in grado di giocarsela a viso aperto contro ogni avversario,non cada e fuori. Rispetto allo scorso anno – ha aggiunto Tesoro – abbiamo avuto più tempo per operare e abbiamo allestito una “rosa” con alternative, di qualità, in ogni ruolo. Quest’anno non avremo le difficoltà incontrate lo scorso anno causa alcuni infortuni. E sinceramente faccio fatica a distinguere i nostri calciatori in titolari e riserve. Questo può creare qualche difficoltà in più nella gestione del gruppo ma abbiamo un allenatore bravo come Zanetti che saprà come fare».

Tesoro con mister Zanetti

«NINKOVIC VALORE AGGIUNTO» – «Ha qualità tecniche indiscutibili e può essere il valore aggiunto dell’Ascoli. A luglio abbiamo ricevuto un’offerta importante per lui ma non la abbiamo ritenuta congrua per il valore di Ninkovic. Negli ultimi giorni di mercato si sono fatti avanti per lui Verona, Parma, una squadra del Dubai e il Partizan Belgrado, la sua vecchia società ma abbiamo preferito tenerlo per non indebolire la squadra. E lo stesso Ninkovic é stato contento di restare con l’Ascoli».

«GRAVILLON PRIMA SCELTA» – «Per me era una prima scelta ma non c’era la possibilità di prenderlo perché l’Inter lo ha prestato al Sassuolo in Serie A fissando un diritto di riscatto a 10 milioni. Abbiamo pensato a Brighenti del Frosinone: è stata una trattativa lunga e stucchevole che non si è concretizzata. Poi qualcosa é cambiato: Gravillon si è reso disponibile e subito ci siamo inseriti riuscendo a portarlo ad Ascoli».

«CICIRETTI VOLEVA TORNARE» – «Amato ad Ascoli è stato bene e sarebbe tornato volentieri. È stata una opportunità nata proprio ne giorni conclusivi del mercato. Se ci fosse stata qualche uscita nel reparto avanzato avremmo potuto riportare Ciciretti ad Ascoli, ma così non è stato».

«MURAWSKI? SCELTA DI DENARO» – «La sua é stata una scelta puramente economica. Eravamo d’accordo su tutto, poi gli é arrivata un’offerta superiore e ha deciso di andare in Turchia. Murawski aveva già scelto il numero di maglia e si stava allenando con l’Ascoli  a Cascia. Rispetto la sua scelta ma ci sono rimasto male. Comunque al suo posto abbiamo preso Gerbo e siamo soddisfatti così».


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