di Maria Nerina Galiè
Si è aperta all’insegna dell’ottimismo, sulla scia di una più ampia partecipazione rispetto allo scorso anno, la seconda edizione di “Pro Loco in festa”, a Comunanza sabato 14 e domenica 15 settembre, inaugurata con il convegno “Il ruolo delle Pro Loco nel promuovere e valorizzare i prodotti dei propri territori: qualità turismo ed economia”, sabato mattina nella sala consiliare. Per culminare alle 18 con la spettacolare esibizione dello chef non vedente Antonio Ciotola, che ha incantato tutti con la sua abilità ed una simpatia travolgente. Testimone di una passione in grado di superare ogni barriera, di una forza di volontà che va ben oltre le limitazioni, Ciotola sfiletta il pesce come pochi. E non gli importa se per l’usura delle dita non può leggere il Braille. E’ uno dei migliori nel suo lavoro, ma umilmente afferma che la scelta della qualità locale è alla base di un buon piatto. «Non ero mai stato a Comunanza prima – ha raccontato – ma mi sono sentito una star. Sono andato dalla fruttivendola a comprare un aglio per cucinare stasera. Me lo ha regalato insieme a 5 pesche e un mazzo di fiori di zucca». Lo chef ha perso la vista dalla notte di Capodanno del 2005, a causa dello scoppio di un petardo. Non si è arreso alla sorte beffarda che si è presa gioco di lui quando si stava affermando come cuoco nel suo ristorante di Belvedere Ostrense, in provincia di Ancona, dove si era trasferito dalla Campania. Nel corso degli anni ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, pubblicato libri e partecipato a numerose trasmissioni televisive.
IL CONVEGNO – Diverso dalle aspettative il convegno del mattino, che si è rivelato un costruttivo scambio di opinioni ed esperienze tra i rappresentati delle Istituzioni coinvolte, delle 20 Pro Loco aderenti (lo scorso anno erano 13) e degli operatori locali. Più che a far bella mostra di sé, il microfono è stato lo strumento per condividere successi senza nascondere difficoltà a sconfitte. Per scoprirsi dalla stessa parte in un quotidiano impegno contro lo spopolamento delle aree interne, dei piccoli borghi e della salvaguardia delle peculiarità locali e della qualità, vero volano per il turismo. La tavola rotonda è stata presieduta dal sindaco del paese ospitante Alvaro Cesaroni, che ha esordito ribadendo l’ambizione di vedere raggruppati i Comuni montani, a partire dalle manifestazioni, e trovando sponda, nel concetto di aggregazione, in tutti i relatori. «E’ necessario un coordinamento, mettere insieme idee, scegliere le migliori e andare insieme verso lo stesso obiettivo». Anna Casini, vice presidente della Regione Marche, ha ricordato i bandi rivolti a forme aggregate d’impresa: «Siamo partiti dalle Pro Loco per arrivare a parlare di economia oggi. Nell’affrontare temi che vanno dal turismo ai dissesti idrogeologici, la sinergia è un elemento fondamentale per centrare l’obiettivo».
Dello stesso avviso Luigi Contisciani, consigliere comunale di Comunanza, ma in veste di presidente del Bim Tronto: «Con il progetto “Mete” (acronimo di musei, esperienze e territorio, finanziato dalla Fondazione Carisap nell’ambito di #MasterplanTerremoto, ndr) abbiamo aggregato 23 Comuni e messo in rete 58 musei. Un piano ambizioso e difficile ma che porterà grandi risultati, anche grazie ad un testimonial d’eccezione, Massimiliano Ossini. Noi abbiamo “giacimenti di petrolio” che non aspettano altro che essere valorizzati». Lancia una sfida Marco Silla, presidente Unpli (Unione nazionale Pro Loco d’Italia) del comitato Ascoli e Fermo, quella di portare a 30 il numero delle associazioni che aderiranno il prossimo anno, nel quale si sta pensando già ad un gemellaggio con la “Festa della cipolla di Suasa”, di cui ha raccontato Loredana Caverni, dell’Unpli di Ancona e recepita da Giuliana Porrà, sindaco di Altidona dove pure si coltiva una cipolla schiacciata di particolare pregio. Ercole D’Ercoli, presidente dell’Eco museo della Valle dell’Aso, ha testimoniato del triennio di associazionismo tra i Comuni della media e bassa Valdaso, impegnati nella promozione del territorio sia all’interno, lavorando con le scuole, che in un panorama più ampio come la partecipazione al Tavolo nazionale degli Ecomusei.
«La fatica è tanta – ha confessato – ma non ci sono alternative. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte». Da più fronti è stato ribadito che lo sviluppo turistico non può prescindere dalla qualità, meglio se ricavata dai prodotti locali, tenacemente cercati, coltivati e custoditi dagli artigiani locali. Tra i relatori, a sancire il concetto, c’erano Federica Mercuri del Birrificio “Le fate”. E Andrea Massi: «Da 5 anni vado a caccia di grani antichi e farine scomparsi dagli anni ’60 o che, nati qui, sono vantati come prodotti di pregio altrove. Dobbiamo invece rivendicarne le origini». Lino Corradetti dell’Unpli Marche, infine, ha ricordato l’importanza delle Pro Loco che nei piccoli centri crescono di anno in anno, facendo fronte con grande senso di responsabilità ai costi sempre maggiori, soprattutto per gli adempimenti, giudicati comunque legittimi, relativi alla sicurezza.
IL PROGRAMMA DI DOMENICA – Oltre agli stand enogastronomici, dove i produttori locali hanno la possibilità di proporre le loro specialità a partire dalle 12, e di prodotti artigianali, è in programma la mostra di Fiat 500 e vespe, con l’associazione “La Manovella del Fermano motorismo d’epoca”. Alle 16 sfileranno autorità e rappresentanti delle Pro Loco in attesa dello show cooking dello chef Enrico Mazzaroni, alle 17. Lo spettacolo pirotecnico chiuderà la festa intorno alle 22,30.
I PROTAGONISTI – All’edizione 2019 hanno partecipato le Pro Loco di Altidona, Amandola, Appignano del Tronto, Belmonte Piceno, Campofilone, Carassai, Castignano, Comunanza, Force, Lapedona, Monte Giberto, Montegallo, Montegiorgio, Monteprandone, Monterubbiano, Ortezzano, Pedaso, Roccafluvione, Smerillo, Terra Sistina Montalto.
Lo chef Antonio Ciotola con la moglie Manola Mariani protagonista a Comunanza
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