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«Violentarono due sorelline»,
condannati i tre orchi:
pena totale 31 anni

MACERATA - Oggi la sentenza per un imprenditore di San Severino e due albanesi, tra cui un amico della famiglia delle ragazzine, erano sotto accusa al Tribunale di Macerata
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di Gianluca Ginella

Due sorelline che avevano 12 e 16 anni sarebbero state convinte ad andare a casa di un imprenditore di San Severino (Macerata), e lì violentate da questo e da altri due uomini. Questo l’episodio più grave che veniva contestato ad un processo dove tre persone erano imputate a vario titolo dal Tribunale di Macerata: tutti oggi sono stati condannati. Le pene vanno da 9 a 12 anni.

In aula, nel corso del processo, le presunte violenze erano state raccontate dalle due sorelle, che avevano detto: «Ci hanno convinto ad uscire offrendoci vestiti e cene di pesce, poi ci hanno violentate e minacciate di morte se avessimo smesso di frequentarli». Le ragazzine avevano detto che i tre imputati – un imprenditore di 50 anni di San Severino e due albanesi (un 43enne e un 50enne che era amico della famiglia delle ragazzine) – avevano fatto loro dei regali per conquistarne la fiducia. In seguito uno degli imputati, l’albanese 50enne, oggi condannato a 12 anni, tra giugno e luglio 2010, avrebbe costretto la ragazzina all’epoca 12enne ad avere dei rapporti sessuali con lui dopo averla fatta salire in auto. Nel luglio di quello stesso anno sarebbe stata violentata anche la sorella maggiore, questa volta dall’imprenditore settempedano.

«Ci hanno manipolato, abbiamo vissuto un incubo – avevano detto le sorelle in aula – hanno cominciato a minacciarci di morte e che avrebbero fatto del male ai nostri familiari». In questo modo le ragazzine si sentivano costrette a uscire quando le chiamavano. Poi l’episodio più grave: nel luglio 2010 i tre imputati avrebbero portato le due sorelline a casa dell’imprenditore, a San Severino, con la scusa di vedere un film. E lì sarebbero state violentate dai tre uomini che, dice l’accusa, le avevano immobilizzate sul letto e strappato loro i vestiti per poi costringerle ad avere rapporti sessuali.

Oggi il processo si è chiuso con la condanna di tutti e tre gli imputati. La pena maggiore per il 50enne albanese: 12 anni. Per l’imprenditore 10 anni, per il 43enne 9 anni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Gabriele Cofanelli (tutela l’imprenditore), dal legale Paolo Rossi (per il 43enne) e dall’avvocato Paolo Marchionni (assiste il 50enne albanese).

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Ricordiamo che in questi casi (essendo uno degli imputati amico di famiglia) i nomi delle persone sotto accusa non vengono indicati per tutelare le vittime che altrimenti potrebbero essere riconoscibili.

 


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