Confindustria, le quattro richieste
del presidente Mariani all’Europa
«Ricostruzione come il Gattopardo»
(Foto e video)

SAN BENEDETTO - Al PalaRiviera l'assemblea annuale degli industriali di Ascoli e Fermo alla presenza del presidente nazionale Vincenzo Boccia che ha lodato l'unificazione tra le due territoriali
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L’intervento di Simone Mariani

di Renato Pierantozzi

Quattro richieste dirette all’Europa, un paio alla Regione e allo Stato e un duro affondo sullo stato della ricostruzione post sisma. Il discorso del presidente Simone Mariani durante la seconda assemblea pubblica di Confindustria Centro Adriatico non ha deluso le attese. «Fermo e Ascoli sono unite anche dal dramma del sisma -dice il presidente- e per questo chiediamo all’Europa l’inserimento tutti comuni nella carta degli aiuti a finalità regionale 2021-2027; Ll’innalzamento della soglia degli aiuti alle imprese cosiddetto “de minimis” fino 500.000 euro dagli attuali 250.000 euro; obbligo etichettatura d’origine e riconoscimento del marchio Igp (indicazione geografica protetta) per l’oliva ripiena ascolana dopo la dop». Sono state queste le richieste avanzate al governo europeo di Bruxelles. «Spero che il neo commissario Gentiloni ci ascolti», ha detto Mariani auspicando anche una maggiore tutela contro i falsari del made in Italy soprattutto per il settore calzaturiero.

Vincenzo Boccia (Foto Renoir)

Poco prima era arrivata la durissima bacchettata sul sisma.  «La modalità dell’ impostazione sulla ricostruzione -afferma Mariani- è figlia dell’acquiescenza all’immobilismo. Siamo all’alba della nomina del quarto commissario in quattro anni  4 anni. Tutto ciò mi fa pensare al romanzo “Il Gattopardo” che festeggia i 60 anni: cambi tutto affinché non si cambi nulla. E’ arrivato momento di voltare pagina: basta, basta predisposizione all’inviluppo e comportamenti che danneggiano imprenditori, poi subito dopo i lavoratori e il paese. Se ci diamo obiettivo la crescita non saranno l’aumento dell’Iva o le carte geografiche a scuola salvarci. La crescita -prosegue- passa attraverso la riscoperta del vero brand: la nostra industria. Per questo servono misure concrete come riaprire i cantieri, ridurre tempi biblici giustizia civile per cui servono 900 giorni per primo giudizio. E ancora: una trasformazione della pubblica amministrazione per semplificare vita cittadini ed imprese». A Mariani sono andati i complimenti anche del presidente nazionale Vincenzo Boccia che ha concluso i lavori. L’industria -dice- è la soluzione dei problemi dell’Italia perchè non abbiamo materie prime e fonti energetiche. Ringrazio Simone Mariani per i risultati che sono derivati dall’integrazione e torno sempre volentieri nelle Marche. Dobbiamo sbloccare le infrastrutture anche nel caso della ricostruzione e se le norme per Genova funzionano adottiamo anche andando oltre lo “sblocca cantieri”. Ripartiamo dai valori del Paese e dall’articolo 1 della Costituzione che indica il lavoro come il fondamento della Repubblica. Il lavoro non è di destra o di sinistra». Scambio di elogi reciproco tra Mariani e  il presidente della Camera di Commercio unica delle Marche, Gino Sabatini, che ha annunciato i primi effetti della nascita del nuovo ente camerale: «Siamo passati da 11 enti a 4 -dice Sabatini- e stiamo lavorando ad un unico strumento informatico per gli adempimenti delle imprese». Presente anche il governatore Luca Ceriscoli: «Confindustria Ascoli e Fermo -afferma- è sempre vicina ai nostri territori e sono sempre apprezzabili le iniziative che realizza perché di grande attenzione e sensibilità. Come quella dioggi, che pone sotto la lente il concetto di brand, con il quale ci si distingue, altrimenti ci si estingue nel variegato e complesso mercato internazionale. Noi, come Regione Marche, continueremo sempre a dare supporto alle imprese perché queste possano crescere, fare investimenti e creare occupazione. Per quanto riguarda le infrastrutture proprio ieri abbiamo avuto un incontro con il Sottosegretario Morani e gli abbiamo espresso che occorre un’iniziativa come quella del ponte di Genova, ovvero utilizzando misure straordinarie con la presa in carico e l’affidamento lavori per velocizzare la costruzione delle stesse infrastrutture. E’ stata anche un’occasione per rappresentare una comunità che ha saputo condividere gli obiettivi sui quali lavorare per rilanciare quella parte più colpita e ferita dal sisma». In apertura anche il saluto del sindaco Pasqualino Piunti: «La politica ha diviso i territori, mentre gli industriali si sono riuniti -dice il primo cittadino- Siamo orgogliosi di ospitare questa assemblea nella terza città italiana per accoglienza turistica dopo Jesolo e Riccione»

LA VIDEO INTERVISTA AL PRESIDENTE NAZIONALE VINCENZO BOCCIA 

LA FOTOGALLERY DI ALBERTO CICCHINI

 

 

 


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