L’allarme di Passarini:
«In che condizioni si trovano
Villa Sgariglia e la tenuta di Campolungo?»

ASCOLI - Interviene il perito agrario che per decenni ha curato l'enorme patrimonio lasciato in eredità alla collettività dalla nobile famiglia ascolana: «Il Comune si sta prendendo cura di questo patrimonio?»
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Villa Sgariglia (Foto Andrea Vagnoni)

«Il Comune sta controllando le condizioni in cui versano Villa Sgariglia di Campolungo, ormai abbandonata da anni, e la tenuta dove insistono centinaia di ettari di uliveti, vigneti e terreni?». E’ l’allarme che arriva dal decano dei periti agrari ascolani, Franco Passarini (nella foto sotto), premiato anche a livello italiano per la sua attività, che per decenni ha curato tutto il fondo donato dagli Sgariglia al Comune passando per gli Istituti Riuniti di Ricovero e Cura. Passarini è pronto anche a dare una mano («gratuitamente», specifica) se a Palazzo Arengo qualcuno si ricordasse di lui.

«Dalle ultime foto che ho fatto – dice – gli oliveti di tenera ascolana e le vigne sono completamente abbandonate con piante malate e frutti non raccolti che sono preda di chi va per i campi. Nessuno controlla e poi si parla anche di valorizzare l’oliva dop! Io feci un inventario dalla “a” alla “z” e mi chiedo se è stata fatta la stessa cosa da parte del Comune. Gli arredi della villa sono stati catalogati? Come sono le condizioni attuali della struttura che è chiusa ormai da anni?. Io sono sempre disponibile a dare una mano. Lo dissi all’ex sindaco Castelli e all’ex assessore al patrimonio, ora vice sindaco, Silvestri».

Passarini interviene anche sulle rivendicazioni di usucapione dei boschi di San Marco anche loro un tempo rientranti nel patrimonio degli Sgariglia. «Ma quale usucapione – sbotta Passarini tirando fuori una copia del testamento degli Sgariglia – sono beni destinati alla comunità ascolana!».

rp


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