La Samb di Montero
e quella di Ballardini:
corsi e ricorsi storici

di Benedetto Marinangeli

Vincere con il gioco è il credo di Poalo Montero. Ed in verità, nelle prime sette giornate, a parte la deludente prova di Pesaro, si è visto qualcosa di veramente interessante. Si fanno già i paragoni con la Samb di Davide Ballardini, quella del 2005-2006, una squadra che affascinò tutti per il modo in cui era solita esprimersi in campo.

Montero ha iniziato bene

Una formazione giovani con elementi alle prime armi tra i professionisti come Cigarini, Canini, Gazzola o alla prima esperienza nel calcio italiano come gli uruguagi Amodio e Bogliacino. Ma anche la qualità in avanti di Marco Martini e Julio Cesar Leon e l’esperienza in difesa dei vari Mancini, Taccucci, Colonnello e Zanetti. Ma si può fare un parallelismo fra quella Samb e quella di oggi? Roberto Beni, collaboratore di Ballardini a quei tempi, risponde così ai microfoni di Vera Tv nel corso della trasmissione Qui Pro.
«La scelta di affidarsi a Ballardini a quel tempo -dice l’ex tecnico rossoblù- fu inaspettata e la stessa cosa è accaduta questa estate con Montero. Nessuno pensava che uno come lui potesse venire ad allenare la Samb. Stiamo parlando di due persone molto diverse dal punto di vista caratteriale, ma che in campo e nello spogliatoio si fanno sentite molto. Ad entrambi piace avere giocatori di qualità nel vivo del gioco. E quindi noto un certo parallelismo tra le due direzioni tecniche. Sono andato a studiare qualche allenamento diretto da Montero e devo dire che ci ho rivisto qualcosa di Ballardini. Mi piace molto. La Samb può fare un grande campionato. Il prossimo mese, comunque, sarà importante visto che i rossoblù affronteranno le formazioni di alto livello».

Davide Ballardini

Un dato squisitamente tecnico che accomuna la Samb di Montero a quella di Ballardini riguarda il fatto che quasi tutti gli attaccanti sono andati a segno. La conferma di un gioco estremamente brillante e convincente. In testa a questa speciale graduatoria ci sono Cernigoi e Frediani con tre reti, mentre a quota due ecco Di Massimo che sta disputando un inizio stagione monstre. A breve l’attaccante di Sant’Omero discuterà con la dirigenza il prolungamento del contratto. Una rete per Orlando. Manca all’appello solo Emilio Volpicelli. Domenica scorsa a Ravenna è tornato in campo sin dal primo minuto ed ha fatto vedere cose veramente egregie. Con grande spirito di abnegazione si è messo al servizio della squadra dimostrando di possedere anche una bella dose di altruismo.
Qui Piacenza. Nuovo colpo di scena in casa Piacenza calcio. Nelle ultime ore il presidente Marco Gatti, che aveva annunciato le proprie dimissioni dalla carica (pur confermando l’impegno della famiglia in termini economici) rimane al timone della società di via Gorra perché, come conferma il comunicato della società, il cda ha respinto le sue dimissioni definendolo “la miglior guida per la società”. Decisivo è stato l’intervento del vice presidente Roberto Pighi, che ha parlato e convocato tutti i consiglieri convincendoli a rifiutare le dimissioni del presidente chiedendo nello stesso tempo a Marco Gatti di proseguire il proprio impegno al vertice della società biancorossa.
Squadra. La Samb continua ad allenarsi in vista del match interno con il Piacenza. Contro gli emiliani non ci sarà sicuramente Carillo ed il suo posto a fianco di Miceli in difesa sarà preso da Di Pasquale. Orlando sta svolgendo ancora un lavoro differenziato e in questi ultimi giorni Montero e lo staff medico ne valuteranno attentamente le condizioni fisiche. Non bisogna dimenticare che mercoledì prossimo la Samb riceverà al “Riviera” la Fermana per i sedicesimi di finale della Coppa italia.