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Ricostruzione, tramonta
l’ipotesi dei commissari regionali
Chiesto lo stato di emergenza fino al 2024

ASCOLI - Nuovo summit tra i sindaci, il commissario Farabollini e il capo della protezione civile Borrelli. Si va verso una modifica del Decreto 189 del 2016 senza la stesura di un Testo Unico
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di Renato Pierantozzi

Ricostruzione post sisma, si cerca di uscire dall’impasse. Si è svolto ieri, mercoledì, un nuovo summit alla presenza, tra gli altri, dei sindaci dell’Anci, il commissario straordinario Piero Farabollini e il capo della protezione civile Angelo Borelli. In ball0 c’è la definizione di nuove norme per semplificare e velocizzare l’iter della ricostruzione anche attraverso di un nuovo testo unico contenente tutte le norme così come ribadito anche dal premier Conte nella sua ultima visita nelle zone del sisma. Tuttavia la creazione di un testo unico sarebbe stata sconsigliata dagli stessi tecnici della Protezione civile secondo cui non sarebbe utile l’impianto normativo. Anche sulle proposte contenute in una bozza messa a punto dai sindaci non c’è stata unanimità soprattutto sulla volontà di creare dei “commissari regionali alla ricostruzione” nelle figure dei presidenti delle Regioni colpite dal sisma. In particolare questa opzione non sarebbe stata condivisa dall’Anci Abruzzo. E così la norma non sembra destinata a vedere la luce. Tra le richieste dei sindaci c’è anche la proroga dello stato di emergenza fino al 2024 al pari dei contratti del personale assunto a tempo determinato o in comando. Sono poi previste norme ad hoc per accelerare le pratiche di ricostruzione privata anche in caso di abusi edilizi snellendo in modo significativo le procedure burocratiche.


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