L’esultanza di Cernigoi (Foto Cicchini)
di Benedetto Marinangeli
“Hombre do partido”, “Men of the match”, tante le frasi anche ad effetto che possono definire la domenica da circoletto rosso di Iacopo Cernigoi. Quattro reti, un salvataggio sulla linea sul 3-2 per la Samb, sono tanta roba. Cernigoi emula così Leonardo Mancuso che al Druso di Bolzano mise a segno quattro reti nel 5-2 con cui l’undici di Sanderra superò il Sud Tirol.
Era la stagione 2016-2017. Il record di marcature con la maglia rossoblù spetta, però, a Guido Sorge e risale alla notte dei tempi. Era, infatti, il campionato di Prima Divisione 1927-1928 con la Samb che si impose per 8-3 al Tolentino. Ed in quella partita Sorge realizzò cinque gol.
Fedeli a fine gara in mezzo al campo (Foto Cicchini)
A chi, nella sala stampa del Riviera, gli ricorda questi dati statistici, Cernigoi risponde con un sorriso. «Spero – dice – che un giorno possa farne anche io cinque. Si tratta della mia prima quadripletta in un campionato maggiore.Ero già stato autore di un exploit simile con la maglia della Primavera del Milan. All’ esordio, infatti, realizzai quattro reti al Pescara. Queste le dedico a mio padre Giovanni che ogni domenica mi viene a vedere. Le prime due sono state studiate nel corso degli allenamenti con Volpicelli che ha un piedino magico. Sul terzo il pallone è carambolato un paio di volte dopo la mia conclusione al volo. L’ultimo credevo di non farcela a calciare perché mentre correvo mi sono venuti i crampi. Sono consapevole – conclude l’attaccante – del fatto che a San Benedetto se un attaccante rimane a secco per un paio di partite viene subito criticato. Io accetto tutto e vado avanti. Per un centravanti il gol è vita ed oggi li ho realizzati sotto la curva nord e dinanzi ad un pubblico fantastico. Sono contento».
Cernigoi riceve anche i complimenti del presidente Franco Fedeli che lo ha abbracciato sul terreno di gioco al termine della partita.«Lo abbiamo preso per fare gol – afferma il patron – ed oggi è stato bravissimo. La Samb mi è piaciuta anche se continuiamo a prendere reti da polli. Oggi è andata molto bene ed ora andiamo avanti senza fare alcun programma. Pensiamo solo alla partita di domenica prossima contro il Cesena. Ma se scenderemo sempre in campo senza avere paura dell’ avversario ci toglieremo delle belle soddisfazioni. E’ un campionato abbastanza strano dove ancora non c’è una squadra che punti a vincere a parte la Samb (e giù una risata, ndr.). Sono andato in campo perché ne avevo voglia e volevo anche prendermi qualche applauso. Oggi la curva è stata meravigliosa».
Le indicazioni di Montero (Foto Cicchini)
Paolo Montero analizza così la vittoria sul Piacenza. «Sono molto soddisfatto perché la squadra ha saputo soffrire per tutti i novanta minuti, colpendo al momento opportuno e disputando un grandissimo secondo tempo. Sui gol del Piacenza non mi sono arrabbiato. Sono errori che dobbiamo evitare. Debbo però dire che nei primi venticinque minuti il Piacenza ha dominato l’incontro. Dopo il pareggio ci siamo messi a posto, sistemando qualcosa sotto il profilo tattico nell’ intervallo. Una vittoria importante perché giocavamo contro una delle favorite per la serie B. Noi non ci consideriamo tali ma andiamo avanti di partita in partita. Un successo che ci dà credibilità. Ma allo stesso tempo i calciatori debbono sapere che non hanno fatto nulla. Hanno vinto solo una partita. Non c’è nessuna fotografia in sede. Però –conclude Montero- si meritano questi tre punti perché hanno disputato un match di sacrificio e per il lavoro che svolgono quotidianamente. Stiamo crescendo».
Gemignani (Foto Cicchini)
Un’altra buona prestazione per Andrea Gemignani. Un calciatore diverso rispetto a quello visto nella prima parte dello scorso campionato. «Nella passata stagione – afferma il terzino rossoblù – le cose non andavano per il verso giusto. I punti non arrivavamo e tutti ne abbiamo risentito. Poi a gennaio sono andato all’ Alessandria. Un’esperienza che mi ha aiutato molto e devo dire grazie agli allenatori che ho avuto in Piemonte ed al modulo propositivo che adottavamo con i grigi. Lo stesso che usiamo con la Samb. Sul terzo gol mi sono allungato il pallone di testa, ho preso di infilata il terzo centrale del Piacenza mettendo in mezzo il pallone. E’ stato bravo Cernigoi a finalizzarlo».
Mastica amaro Arnaldo Franzini, l’allenatore del Piacenza.«Il gol preso allo scadere del primo tempo – commenta il tecnico – ci ha scombussolato i piani. Fino al quarantesimo, infatti, la Samb non si era mai affacciata nella nostra area, limitandone il raggio di azione. Poi nella ripresa abbiamo pagato lo stesso errore e sempre su palla inattiva. Abbiamo anche sbagliato le occasioni per riprendere la gara e forse per quello che si è visto in campo meritavamo di pareggiare».
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