
Mihaela Roua
Si chiama Cristian Daravoinea, ha 36 anni ed era il compagno di Mihaele Roua, la 34enne di origine rumena uccisa a coltellate, ieri 9 ottobre, nel suo appartamento a Nereto (Teramo). L’uomo dopo l’omicidio era fuggito ed è stato trovato dai Carabinieri a Tortoreto, ferito e sanguinante all’interno della sua auto, nel parcheggio di un albergo. «Ero geloso e l’ho uccisa perchè voleva lasciarmi» sarebbero state le sue prime e finora uniche parole dette ai militari dell’Arma del Comando provinciale di Teramo che hanno preso in mano la situazione coordinando le indagini fin da subito.
Il dramma si è consumato all’ora di pranzo quando la donna è tornata a casa durante la pausa, ma non ha poi fatto ritorno sul posto di lavoro. Titolari e colleghi dell’azienda dove lavorava si sono insospettiti. Il sospetto è poi diventato quasi certezza quando è emerso che la donna non si era recata nemmeno alla fermata dello scuolabus, come faceva ogni giorno, per riprendere la figlia di 6 anni di ritorno da scuola.
L’uomo è stato arrestato nella notte dopo essere stato portato all’ospedale di Giulianova per le ferite che comunque non sono gravi. Il 36enne, anche lui di origine rumena, si è ferito colpendosi al torace con lo stesso coltello con cui aveva ucciso Mihaela. Il corpo della povera giovane mamma è sottoposto ad autopsia, ma le cause della morte sono state chiare fin da quando i Carabinieri sono entrati nell’appartamento con l’aiuto dei Vigili del fuoco che hanno dovuto forzare la porta visto che al campanello e al telefono non rispondeva nessuno. Un dramma nel dramma: una bambina di appena 6 anni rimasta sola.