L’Uplea ne fa tredici,
al via il nuovo anno accademico

ASCOLI - L'Università Po­p­o­la­re Itinerante del Tempo Libero e della Libera Età è divenuta un punto fermo del panorama culturale cittadino. L'apertura si terrà mercoledì 16 ottobre presso l’auditorium del Polo culturale Sant’Agostino. Ben 30 i corsi attivati e la rivista gratuita "Itinerari"
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di Gabriele Vecchioni

Mercoledì 16 ottobre torna la tradizionale manifestazione dell’Uplea, l’Università Po­p­o­la­re Itinerante del Tempo Libero e della Libera Età di Ascoli che, da ormai tredici anni, è una pre­senza stabile nel panorama culturale della città. L’apertura dell’anno accademico 2019-2020 si terrà alle ore 17 all’auditorium Cellini del Polo culturale Sant’Agostino, in corso Mazzini.

La rivista “Itinerari”

Nel corso dell’incontro sarà distribuita gratuitamente la rivista dell’associazione, Itinerari, elegante realizzazione che permette di avere informazioni relative ai corsi dell’U­plea (sono più di 30, con un’ampia gamma di proposte) e alle sue diverse proposte.
Anche quest’anno, sfogliando “Itinerari”, si potrà constatare che, accanto ai corsi tradizionali ce ne sono diversi “nuovi”, per la costante volontà dell’associazione di sperimentare nuove proposte educative; in particolare, appare intrigante il laboratorio per la realizzazione dei presepi.
Nella seconda parte della rivista, l’inserto redazionale è dedicato alle bellezze e alla storia del nostro territorio piceno perché, come ricorda nell’intervento di presentazione, il presi­dente Franco Laganà, «vi­via­mo in una città d’arte immersa in un paesaggio di fascino straor­dinario, la cui conoscenza va con­ti­nua­mente approfondita e alimentata». Altri articoli sono dedicati al riuscito convegno nazionale di arc­heo­logia organizzato a giugno ad Ascoli e Offi­da e all’iniziativa, in collaborazione con altri circoli Auser delle province di Fer­mo e Macera­ta, per attività effettuate nell’area del cratere sismico, in particolare, a Pescara del Tronto.

Il chiostro di Sant’Agostino

Come negli anni passati, la pubblicazione della rivista annuncia l’a­­pertura del nuo­vo anno accademico dell’Uplea, con i diversi corsi che coprono un ampio spettro di attività. Fin dalla sua fondazione, l’associazione ha scelto di tenere corsi di breve durata e a basso costo per l’utente, per permettere a tutti di partecipare (Laganà, presentando le iniziative, ha dichiarato «Siamo un’università popolare e il tutto avverrà sempre con una spesa minima, così da venire incontro alle possi­bilità di ciascuno, in modo da consentire la più ampia parte­cipazione»). Pure il fatto di essere itinerante, cioè senza una sede unica e fissa, viene visto come un fatto stimolante. Anche in questo caso, ri­por­tia­mo le parole del presidente: «Siamo anche un’università itinerante, per vocazione e per necessità, nel senso che vogliamo ope­rare il più vicino possibile alle comunità del territorio e, non avendo una sede propria, per effettuare i corsi siamo continuamente impegnati a chiedere l’aiuto e la collaborazione di enti pubblici, scuole e associazioni sia in Ascoli che nel territorio cir­co­stante, il che ci porta a interagire con gli altri e ci con­sente di far conoscere meglio le nostre attività».

Franco Laganà

Dopo aver ringraziato i vari enti e l’Am­ministrazione comunale per il fon­damentale supporto alla riuscita del progetto, Laganà ha ricordato la colla­borazione con i circoli Auser del territorio, anche extra-provinciale, con i quali è stato av­viato un percorso di cooperazione destinato a durare nel tempo: una serie di iniziative, al­cune delle quali messe in atto in comuni del cratere, con lo scopo di svi­luppare cono­scenze e com­petenze che facilitino la ri­presa nel territorio piceno e il superamento della fase cri­tica attuale del post-si­sma.
La presentazione sarà arricchita da una relazione del professor Giorgio Giorgi relativa alle emergenze storico-architettoniche dell’antico sestiere ascolano della Piazzarola, il “rione alto” della città.
«L’offerta è come sempre ampia, di­versificata – cultura generale, creatività, giochi, attività motorie, laboratori di manualità per imparare a fare da sé e per aggiornarsi sull’uso delle nuove tecnologie – e rivolta a ogni fascia di età e, in particolare, ai più grandi, così da stimolarli ad attuare un’e­du­ca­zione per­ma­nente -conclude Laganà-. Nel corso dell’anno le attività didattiche saranno integrate da conferenze, pub­blica­zioni, mostre, escursioni, visite d’istruzione e gite che metteremo via via in can­tiere».


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