https://www.facebook.com/francesco.riti.3/videos/10218512040691052/
Muffa, pareti sfondate, macchie di umidità. Queste sono le condizioni in cui vive da qualche tempo una famiglia di tre persone a cui è stata assegnata dopo il terremoto una casetta Sae (Soluzione abitativa emergenziale) nel villaggio Borgo 1 ad Arquata. Alle soglie del quarto inverno dopo il sisma del 2016, sono ancora tanti gli sfollati senza una vera abitazione vera.
Una casetta Sae
A denunciare la situazione, con tanto di video, è l’imprenditore locale Francesco Riti, a sua volta terremotato di Acquasanta. «Questa è la Sae di un mio amico, uno di quelli che la notte del 24 agosto 2016 è arrivato per primo tra le macerie di Pescara del Tronto; di certo lui ha scavato a mani nude e ha estratto vivi e purtroppo morti. Farlo vivere così mi sembra piuttosto squallido. Naturalmente ha telefonato al consorzio Arcale, ma ancora niente. Deve aspettare, perché si sa, nella vita ci vuole la calma… specie sulla pelle degli altri».
A vivere la situazione una coppia con una figlia: lui è un operaio di una ditta di Accumoli, dove si reca tutti i giorni. L’autore del video sottolinea poi come il problema «con l’incombere dell’inverno non potrà che peggiorare se non verranno presi gli opportuni accorgimenti».
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