Ardemagni in campo nella ripresa (Foto Edo)
di Claudio Romanucci
«Da capitano parlo a nome di tutti: vogliamo chiedere scusa ai tifosi per una prestazione brutta. Non vedo l’amor proprio, il sangue agli occhi da parte di tutti. E’ una cosa che manca, è evidente». Matteo Ardemagni si fa portavoce del momentaccio dell’Ascoli: «Sono dell’idea che la differenza non è nel mister né nei moduli, gli unici responsabili siamo noi. Lo penso davvero, da una decina d’anni. In settimana siamo stati veramente con la testa giusta in allenamento, anche chi non ha giocato. Non capisco questa involuzione, abbiamo perso l’essere squadra operaia, siamo passivi. Senza essere pessimisti (un momento simile l’ho vissuto l’anno scorso dopo Lecce) dobbiamo affrontare subito la verità».
L’allenatore Marcolini
In casa gialloblù l’allenatore Michele Marcolini plaude ai suoi: «Si siamo tolti questo dente della vittoria in casa. Paolo (Zanetti, ndr) è un allenatore preparato ma noi non gli abbiamo concesso quegli spazi che loro sanno sfruttare, compatti ma non sempre altissimi. Nella prima mezz’ora abbiamo recuperato molti palloni. Il controllo della gara è tornato nostro dopo l’espulsione, forse l’abbiamo chiusa un po’ troppo tardi nonostante le occasioni».
Ardemagni prima della partita (Foto Edo)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati