di Renato Pierantozzi
La presenza alla Leopolda del segretario comunale del Pd (leggi l’articolo) Angelo Procaccini scatena la reazione polemica di Maria Stella Origlia, da alcuni tempi voce critica e senza troppi peli sulla lingua all’interno del partito cittadino. Che da brava professoressa “bacchetta” il suo segretario. «Faccia una scelta chiara -dice senza mezzi termini la Origlia- Dichiara di andare alla Leopolda edizione 10 e capisco le sue ragioni. Da Renziano della prima ora non può non lanciare il cuore fino a Firenze e non può non vivere quel clima di rinnovamento politico che Renzi continua a trasmettere a tante migliaia di militanti, di amministratori e di cittadini comuni. Però Angelo Procaccini è anche il Segretario del Partito Democratico di Ascoli che, almeno nominalmente, ne rappresenta la comunità politica. E’ alquanto ambiguo dichiarare di recarsi a Firenze per partecipare alla Leopolda e annunciare che lo spazio temporale per uno spartiacque politico sono le Regionali di maggio prossimo.
Maria Stella Origlia
La realtà della nuova formazione politica è ora e i tempi di una politica efficace ed incisiva sono veloci, come veloce è stata l’intuizione di Renzi nel mandare a casa Salvini. Forse vorrà nel frattempo appaltare la nuova casa politica a chi, per il momento, occupa uno spazio civico all’interno del consiglio comunale, accompagnato da una realtà di giovani che lo hanno supportato insieme al Pd durante le scorse elezioni amministrative?». La Origlia prosegue: «Voglio ricordare al segretario -afferma- che ad Ascoli sono nati già dei comitati per Italia Viva, già appartenuti a “Sempre Avanti” e che dopo la nascita del nuovo simbolo confluiranno nel nuovo Partito. Molti comitati si sono altresì formati spontaneamente in alcune realtà della Vallata e a San Benedetto e dopo la decima edizione della Leopolda formalizzeranno l’entrata in Italia Viva. In quei comitati ci sono persone che si sono avvicinate alla politica perché hanno voglia di cambiare, soprattutto i metodi. In quei comitati ci sono anche tanti cittadini e militanti del pd che si sono stancati dei correntismi e dei capicorrente.
Angelo Procaccini (Foto Vagnoni)
In quei comitati ci sono persone che non condividono e non capiscono come la nuova discussione avviata dal pd nazionale possa concepire aperture verso il civismo, l’associazionismo e le nuove generazioni per poi dire che occorre far eleggere i segretari regionali del pd dai soli tesserati. Più che aperture vedo chiusure, ritorno al passato». Infine l’affondo a Procaccini: «Cosa fa il segretario del Pd -dice sempre Origlia- prende tempo fino a maggio? Se queste sono le premesse qualcosa non è proprio chiaro e trasparente: se è renziano, come lo sono io, lasci il Pd e aderisca subito ad Italia Viva. Oppure si impegni per rilanciare il Partito Democratico in città visto che il circolo della sua sezione la scorsa sera ha raccolto solo la presenza di 7 persone. A proposito, l’unione comunale è in previsione? -chiede- I temi da lui annunciati sono importanti per la città: Carbon, Sanità, Ricerca, Cittadella della Salute. I cittadini ci osservano e scelgono. Ritengo che i sondaggi diffusi dalle tv e dai mezzi stampati non corrispondano al vero. Tutte le televisioni stanno oscurando l’enorme successo della Leopolda. Ma come dice qualcuno, il vento non si ferma con le mani».
Procaccini e Frenquellucci alla Leopolda, ma nel Pd ascolano non c’è aria di fuga
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