Decreto Sisma, ai professionisti
subito metà parcella
Tasse restituite al 50%

ROMA - Le "anticipazioni" del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli dopo l'incontro odierno con il Governo: «Ci sono aspetti positivi, ma non vengono risolte le questioni sulla ricostruzione pubblica e il personale a tempo determinato degli Usr»
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La riunione a Roma tra il premier Conte e i rappresentanti di Regioni e Comuni

di Renato Pierantozzi

Cresce l’attesa per il nuovo Decreto sisma approvato nella notte dal Consiglio dei Ministri. Si tratta comunque di una partita che sarà giocata su due tempi visto che poi l’atto dovrà essere convertito in legge dal Parlamento. Prima della riunione del governo, il premier Giuseppe Conte ha incontrato i presidenti delle quattro Regioni del cratere e i rappresentanti dell’Anci dei Comuni. Dal resoconto dell’incontro da parte del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, arrivano altre anticipazioni sui contenuti del Decreto. «Mancano ancora aspetti importanti -esordisce Ceriscioli- il giudizio vero lo potremo dare solo con la riconversione del decreto. Rispetto al testo iniziale che ci è stato proposto c’è qualche novità positiva. Una riguarda la busta paga pesante: non solo si allungano i tempi per la restituzione, ma la restituzione non è più al 100% ma sarà del 40-50%. Per i cittadini che hanno usufruito di questa misura, sicuramente un’ottima notizia.  La seconda buona notizia è per i professionisti perché il decreto semplifica l’anticipazione. Viene dato un anticipo importante, si parla del 50% di quella che sarà la parcella. Per i professionisti significa poter rientrare degli investimenti fatti e poter lavorare ancora più efficacemente sulla ricostruzione.  Un terzo punto positivo riguarda gli incentivi per le nuove imprese che permetteranno un rinnovato slancio economico dentro l’area da ricostruire». Restano comunque i nodi da sciogliere. «Non risolte -dice sempre Ceriscioli- purtroppo, col decreto sisma le questioni che investono la ricostruzione pubblica con le semplificazioni che renderebbero molto più rapida la procedura in tantissimi casi. Fuori ancora dal decreto, alcuni punti molto importanti, tra questi la questione del personale che già lavora alla ricostruzione nei comuni e all’Usr: tutti professionisti a tempo determinato, ai quali crediamo vada riconosciuta una proroga contrattuale, perché non possiamo perdere quelli che abbiamo già formato e stanno lavorando da due anni. Ultimo punto non presente nel decreto l’apertura di un tavolo per lo sviluppo. Dal Governo abbiamo avuto rassicurazioni che la riconversione amplierà la portata del provvedimento. Questa per noi sarà una questione di fondamentale importanza». Soddisfatto anche il presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi. 

Decreto Sisma, in arrivo la svolta: ok alle pratiche di ricostruzione con l’autocertificazione dei professionisti


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