Leali a Verona è stato il migliore in campo (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
LEALI (8,5) – Un’altra collezione di prodezze. Evita almeno altri quattro gol con parate strepitose su Meggiorini, Vignato e Rodriguez. Il portiere é il migliore in campo e tiene l’Ascoli in partita fino a due minuti dalla fine quando nulla può sul raddoppio di Vignato.
LAVERONE (5) – Zanetti lo rilancia dall’inizio al posto di Pucino, ma la risposta del terzino non convince. Prestazione anonima. Modesto il suo contributo in fase di costruzione.
BROSCO (5) – Nell’azione del primo gol che sblocca il risultato non scala in avanti e tiene in gioco Meggiorini. A parte questo episodio negativo appare lontano parente del valido difensore ammirato altre volte.
GRAVILLON (5,5) – Anche il francese non gioca ai suoi livelli. Meggiorini, a 34 anni suonati, lo mette spesso in difficoltà e lui fatica a contenerlo. Forse va in campo senza la necessaria serenità dopo lo scontro con il compagno Da Cruz.
D’Elia (Foto Edo)
D’ELIA (5) – Prestazione anonima sulla fascia sinistra. Non difende bene e poche volte si propone in fase di spinta oltre la linea mediana. In difficoltà quando affronta Obi o Dickmann.
GERBO (5) – Gioca al piccolo trotto e non lascia segni importanti sulla partita. Sicuramente un passo indietro rispetto a precedenti prestazioni. I continui spostamenti fra campo e panchina forse non lo aiutano.
PETRUCCI (5) – La sua espulsione, per doppia ammonizione, all’inizio della ripresa penalizza la squadra. Il provvedimento appare eccessivo ma, sapendo di essere già stato ammonito, doveva essere più attento. A cosa serve entrare così sull’avversario a centrocampo?
PADOIN (5) – Mister 5 scudetti al “Bentegodi” non disputa la miglior partita. L’unica giocata degna di nota al 31′ quando trova un varco e offre a Rosseti la palla buona per pareggiare, ma senza esito. L’impegno c’é sempre, il profitto un po’ meno.
Padoin, Scamacca e D’Elia nell’area bianconera (Foto Edo)
CHAJIA (4,5) – Schierato al posto di Ninkovic dietro le punte, gioca 50 minuti ma non tutti se ne accorgono. Il belga non riesce ad entrare nel vivo della partita e vaga per il campo senza una precisa meta.
SCAMACCA (5) – Partita in sordina anche per l’ariete bianconero. Gioca qualche palla solo quando arretra per sottrarsi alla marcatura dei difensori clivensi. Sostituito dopo un’ora.
ROSSETI (4,5) – L’Ascoli costruisce due occasioni da gol e lui le fallisce entrambe in maniera grossolana. Gli errori di Verona ricordano quelli di Cremona. Sul tiro cross di Padoin va in scivolata ma non la prende. Nella ripresa calcia fuori a porta vuota da posizione leggermente defilata. Sostituito.
Ninkovic in panchina (Foto Edo)
NINKOVIC (5,5) – A Verona va in panchina. Poi entra in avvio di ripresa al posto di Chajia. Comincia bene con un tiro insidioso poi si smarrisce fino a scomparire. Da lui è lecito aspettarsi di più.
ARDEMAGNI (5) – In condizioni fisiche non ancora ottimali, il capitano parte dalla panchina per giocare l’ultima mezz’ora. Si fa notare solo per una girata di testa, parata a terra dal portiere Semper.
BRLEK (4,5) – Zanetti lo inserisce a mezz’ora dalla fine per dare energia al centrocampo, ma il tentativo resta tale perché il croato non entra in partita giocando pochi palloni. Il suo contributo é davvero modesto.
ALLENATORE ZANETTI (5) – La rotazione dei calciatori è utile per coinvolgere tutti, ma ha un rovescio della medaglia: tutti si sentono precari e come tali si comportano. Il trainer a Verona ha rilanciato Laverone, D’Elia, Petrucci, Chajia e Rosseti. La squadra ha giocato senza nerbo e senza personalità. E’ ora di fare scelte chiare.
ARBITRO DIONISI (6) – Il ” fischietto” di L’Aquila ha diretto bene una partita non facile. Il voto sarebbe più alto se avesse valutato meglio l’intervento in scivolata di Petrucci su Meggiorini dal quale è scaturita l’espulsione del bianconero. Intervento scomposto ma non così cattivo (ha colpito la palla).
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