“L’assalto ai forni” organizza
un incontro serale per dar vita
a un’opera d’arte aperta e corale

ASCOLI - La proposta del panificio, sempre foriero di iniziative fra arte, cultura, moda, artigianato ed enogastronomia, stavolta prevede e fotografie di Romina Felicioni, i testi e le poesie di Augusto Amabili e Laura Principessa. L'appuntamento è per sabato 26 ottobre a partire dalle ore 19
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“Cosa non essere”. Un’opera aperta e corale, in cui ciascuno dei protagonisti chiamati sul palco ne tira dentro un altro prendendolo per mano. Come in una fiaba, come in una fiera dell’est. Per dire meglio, per dire insieme. Questa è la proposta del panificio “L’assalto ai forni”, sempre foriero di iniziative fra arte, cultura, moda, artigianato ed enogastronomia. L’appuntamento è per sabato 26 ottobre a partire dalle ore 19. Ci saranno le fotografie di Romina Felicioni, i testi e le poesie di Augusto Amabili e Laura Principessa.

Romina Felicioni di sé dice: «Sono nata e cresciuta in Friuli, mi sono avvicinata alla fotografia dopo l’università quando ho scoperto che il mondo è luce, che le sfumature dei colori sono infinite, come infiniti sono i dettagli in cui mi perdo quando esco per strada con la mia fujifilm. Ci sono scene che inevitabilmente non riesco a smettere di guardare, sguardi ed umori di persone che mi catturano e rimangono impressi nella mia retina e nella mia anima diventando miei per sempre. Fotografo per necessità più che per passione, perché è il solo modo che ho per rallentare i pensieri e le emozioni che mi attraversano durante la giornata. Le mie fotografie parlano di strada e di vita reale e so che le strade da percorrere ancora sono tante ma per fortuna ho buone scarpe e soprattutto tanto cuore!».

Augusto Amabili è nato nel 1976 a San Benedetto. Vive da sempre a Spinetoli dove lavora come operaio dipinge e scrive poesie. Personalità poliedrica della scena artistica marchigiana, suoi testi sono apparsi su numerosi blog e riviste tra cui la Gru e nel libro collettivo ” Calpestare l’Oblio”. Ha pubblicato nel 2008 per Fara il suo primo libro di poesia “La convalescenza”. Nel 2013 pubblica “il panorama verticale” poi sparisce dalle scene. Torna alla poesia dopo aver lottato contro il cancro della sua anima.

Laura Principessa viene così presentata da Augusto: «Classe 1990, poetessa dalla poetica subissante, leggetela e ascoltatela lei lo fa con noi da un sacco di tempo, da quando la penna ha rimosso una “n” perché solo così scrive, perché la risposta a tutto ciò sta in quel quadro chiamato finestra e lei lo sa essendo uscita da una fiaba, lo sa che se anche tirasse poca aria svolazzeremmo tra povertà e miseria, lo sa che chi si sente al settimo cielo dovrà prima o poi scendere dalle nuvole, sa un sacco di cose Laura Principessa, ma non sa quello che io so, cioè che la sua poesia è resina di anima. Che dirvi ancora? Leggete e ascoltate i suoi versi, capirete perché un poeta non dovrebbe morire mai».


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