Gianluca Ciccoianni e Giuliano Tosti alla mostra delle maglie storiche dell’Ascoli, in occasione della festa dei 120 anni del Club (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
«10, 100, 1000 volte grazie per il tuo essere stato presidente. In silenzio, con passione, nella condivisione di ogni cosa. Abbiamo sofferto e gioito insieme, abbiamo speso tempo e viaggiato in tutta Italia sempre e solo per il grande amore che nutriamo per il nostro caro Ascoli. Grazie amico mio». É il messaggio che Gianluca Ciccoianni, dirigente e terzo azionista dell’Ascoli Calcio, ha pubblicamente rivolto, attraverso Facebook, a Giuliano Tosti che la scorsa settimana si è dimesso dalla carica di presidente in disaccordo con la decisione del maggiore azionista Massimo Pulcinelli di licenziare Marco Arturo Costantini, da quattro anni e mezzo direttore amministrativo della società.
L’Ascoli Picchio: Francesco Bellini, Battista Faraotti, Gianluca Ciccoianni, Giuliano Tosti
Ciccoianni e Tosti sono legati da antica e profonda amicizia. La comune passione per i colori bianconeri ha rafforzato ancora di più il loro fraterno legame. I due dirigenti hanno condiviso tutte le vicende societarie della “ricostruzione” dopo il drammatico fallimento della precedente gestione (dicembre 2013), prima accanto a Francesco Bellini e poi con Massimo Pulcinelli che ha rilevato le quote di maggioranza dall’imprenditore italo canadese. Tosti, titolare della Ciam, azienda leader nel settore degli animali, è diventato presidente dell’Ascoli Calcio il 10 luglio 2018: è rimasto in carica 15 mesi svolgendo in maniera egregia il suo mandato e curando in particolare i rapporti con il Comune per il restauro dello stadio “Del Duca”. Al suo posto é stato nominato Carlo Neri, manager romano, amico del patron Pulcinelli. Ciccoianni, invece, su incarico del CdA, continua a seguire, come dirigente responsabile, il settore giovanile, cosa che sta facendo con notevole impegno.
Ciccoianni e Tosti con il patron Pulcinelli
Tosti resta nel Cda bianconero con le sue quote azionarie. L’imprenditore ascolano, nonostante gli inviti ricevuti dai tanti che lo stimano, una volta presa la drastica decisione, ha preferito non tornare indietro. Ha promesso, tuttavia, che resterà vicino all’Ascoli, pronto a dare una mano, in maniera del tutto disinteressata come ha sempre fatto. Con Tosti si è ripetuto, seppure con modalità diverse, quanto già accaduto con Battista Faraotti che faceva parte della compagine societaria ma ha preferito farsi da parte pur restando molto vicino all’Ascoli Calcio anche come primo sponsor di maglia con la sua azienda Fainplast, contribuendo in maniera importante al sostegno finanziario del club.
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