Performance ambientali,
Ascoli ultima nelle Marche

L'INDAGINE annuale di Legambiente sullo stato di salute delle città italiane vede Pesaro sesta in classifica. Seguono Macerata (15° posto) e Ancona (42°). Le cento torri migliorano di dieci posizioni rispetto allo scorso anno ma restano fanalino di coda regionale
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Pesaro è la città più vivibile delle Marche. Ascoli invece è all’ultimo posto. La città di Rossini, dopo diversi anni, è riuscita a scalzare Macerata dalla prima posizione. È quanto emerge da Ecosistema Urbano 2019, la ricerca di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia presentato oggi lunedì 28 ottobre a Mantova.

Piazza del Popolo ad Ascoli (foto Andrea Vagnoni)

Piazzandosi al 6° posto della classifica nazionale, Pesaro fa un bel balzo in avanti in classifica (era infatti 17° lo scorso anno). Al 15° posto della classifica nazionale, Macerata, poi al 42esimo Ancona e, al numero 58 ecco Ascoli. 
La performance non proprio positiva delle cento torri è dovuta a prestazioni insufficienti in gran parte degli indicatori presi in considerazione, anche se va sottolineato che la città recupera ben dieci posizioni in classifica rispetto allo scorso anno (da 68° a 58°) soprattutto grazie al miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, che si attesta al 64,7% (prima era al 47,3%). A pesare invece sulla città, il basso utilizzo da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale (solo 22 viaggi per abitante all’anno), l’alto numero di morti/feriti ogni 1.000 abitanti (8,2) e l’alto tasso di motorizzazione auto (69 auto circolanti ogni 100 abitanti). Scarso anche il patrimonio di aree verdi, disponibili per ciascun cittadino, presente sul territorio comunale (8,9 metri quadrati ad abitante).

Francesca Pulcini

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, Pesaro e Macerata presentano nel complesso performance sufficienti, mentre quelle di Ancona e Ascoli Piceno risultano, purtroppo, ancora non del tutto sufficienti.
«È nelle città che si gioca la sfida cruciale dei cambiamenti climatici, perché lì si produce oltre la metà delle emissioni di gas serra -commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche-. Per andare oltre gli impegni presi con l’Accordo di Parigi del 2015 non basta quanto si sta facendo. Va impressa un’accelerazione alla transizione energetica, vanno spinte le città a correggere in chiave ecologica l’edilizia e i rifiuti, i trasporti e l’industria, creando occupazione, green e circular economy, stimolando la domanda di prodotti eco-compatibili, di consumi sostenibili, lo sviluppo di filiere agroalimentari di qualità e a basso impatto ambientale. Per fare questo, è fondamentale che, a livello locale, Amministrazioni, cittadini e associazioni si mobilitino per lavorare insieme alla costruzione di città migliori e più desiderabili. Chiediamo, dunque, a tutti gli enti locali di promuovere politiche capaci di favorire l’innovazione, la sostenibilità e la rigenerazione urbana».

 

 


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