Fiori e Cangini (Forza Italia):
«Terremoto, gestione fallimentare
Poteri a sindaci e Protezione civile»

ASCOLI - Gli esponenti azzurri propongono la loro ricetta per la ricostruzione: «Tutti i Comuni del cratere siano inseriti in una Zona ad economia speciale che goda dei benefici fiscali e di ogni agevolazione per consentire una vera ripresa economica di tutte le attività produttive; si mettano a disposizione le risorse necessarie»
...

Andrea Cangini e Marcello Fiori

Il terzo anniversario della terribile scossa del 30 ottobre 2016 e lo stallo nella fase di ricostruzione scatenano l’intervento del senatore di Forza Italia, Andrea Cangini e del commissario regionale del partito marchigiano, Marcello Fiori. «Purtroppo – dichiarano all’unisono – a tre anni di distanza bisogna avere il coraggio di ammettere che la risposta delle istituzioni (Governo centrale e Regioni) a questo dramma è stata assolutamente inefficace: ancora migliaia di persone (circa 30 mila) prive della propria abitazione; migliaia di tonnellate di macerie abbandonate nei luoghi del crollo; attività imprenditoriali e agricole prive di adeguati sostegni e di una prospettiva di ripresa; ricostruzione che di fatto è solo una parola vuota. In compenso sono state prodotte migliaia di pagine di norme e procedure prive di ogni efficacia operativa rispetto alle giuste aspettative dei cittadini». Fiori e Cangini propongono quattro soluzioni all’emergenza sisma.

Marcello Fiori nelle zone del sisma

«Questo dimostra -aggiungono-  che il modello di intervento immaginato sino ad oggi è semplicemente sbagliato se davvero si vuole dare un futuro a queste terre. Noi proponiamo 4 cose semplici: visto che siamo ancora in piena emergenza, il coordinamento di tutti gli interventi torni nelle mani capaci ed efficienti del Dipartimento nazionale di protezione civile; i sindaci siano i veri protagonisti della ricostruzione dotandoli delle deroghe legislative necessarie (appalti, forniture, personale, macerie, …); tutti i Comuni del cratere siano inseriti in una Zona ad economia speciale che goda dei benefici fiscali e di ogni agevolazione per consentire una vera ripresa economica di tutte le attività produttive; si mettano a disposizione le risorse necessarie (che la protezione civile ha stimato in circa 20 miliardi), utilizzando al meglio anche i Fondi europei, in un arco ragionevole di anni, per dare certezza all’intero processo di ricostruzione. Presenteremo queste proposte, condivise con gli amministratori locali, in occasione dell’esame parlamentare dell’ennesimo decreto legge presentato pochi giorni fa dal Governo. Lo spopolamento e l’abbandono di queste aree – concludono Fiori e Cangini- sta diventando una realtà. Lo Stato faccia lo Stato e non abbandoni i propri cittadini che hanno subito una tragedia»


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X