Il circolo Pd di Porta Maggiore
si riunisce per parlare di elezioni umbre,
alleanze e cena di Acquasanta

ASCOLI - In continuità con la fase di ascolto e discussione con iscritti e simpatizzanti, fra i temi al centro della discussione il trionfo in Umbria di Salvini e Meloni, la questione delle alleanze per far blocco contro la destra sovranista e la discussa cena di Acquasanta
...

Nuova riunione del circolo del Partito Democratico di Porta Maggiore. In continuità con la fase di ascolto e discussione con iscritti e simpatizzanti, fra i temi al centro della discussione i risultati delle elezioni Regionali in Umbria e la questione delle alleanze, oltre ai fatti di Acquasanta, descritti dal comunicato come lo «scenario di un raduno nostalgico neofascista, organizzato da Fratelli d’Italia alla presenza del sindaco Marco Fioravanti».

UMBRIA – «Con grande preoccupazione si prende atto della netta vittoria del centro destra e dell’avanzamento di Fratelli d’Italia che, sposta ancora più a destra la coalizione. Il Pd, nonostante la scissione dei renziani, le polemiche sulla manovra economica del governo, gli scandali che hanno portato al commissariamento della Regione, tiene con un 22% dei consensi e si conferma pilastro, baricentro al servizio di un chiamata larga di tutte le forze politiche, sociali e civiche impegnate a contrastare la deriva sovranista, identitaria, populista del centro destra nel nostro Paese. Oggi, dopo il voto in Umbria questo impegno è ancora più urgente e necessario».

ALLEANZE – «Restando convinta della necessità di un prospettiva di allargamento del campo progressista, aperto alle sollecitazioni del territorio, plaude all’iniziativa del comitato “Ascolto e Partecipazione” per aver organizzato un corso sulla “Democrazia partecipativa”, a cura del professor Carlo Di Marco, in collaborazione con l’associazione culturale “Demos”, a cui si invitano i propri iscritti a partecipare».

CENA – «Sui fatti Acquasanta Terme l’assemblea condivide e sottoscrive il documento del Pd locale e regionale. Quando si tollera che ex ministri, leader di partito, rappresentanti delle istituzioni repubblicane, utilizzino il gergo dei fascisti, celebrino le nefaste imprese del periodo mussoliniano si mette a rischio la democrazia stessa del paese».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X