Nikola Ninkovic (Foto Edo)
La ripresa degli allenamenti dell’Ascoli é fissata per lunedì mattina 4 novembre al “Picchio Village” dove sarà inevitabile un confronto fra l’allenatore Paolo Zanetti e Nikola Ninkovic dopo la “sceneggiata” avvenuta in campo contro il Venezia quando l’arbitro Ayroldi ha assegnato il rigore all’Ascoli. Il primo rigorista Ardemagni era stato sostituito e Ninkovic avrebbe voluto batterlo, ma Da Cruz si é impossessato del pallone ed è andato sul dischetto. Perfetta, peraltro, l’esecuzione dell’olandese, salito a quota 5 reti nella classifica marcatori, mentre Ninkovic – imbufalito – ha discusso a lungo con il compagno (a nulla sono valsi gli interventi dei compagni di squadra, in primis Brosco che era diventato capitano – ed ha poi chiesto di essere sostituito. Zanetti lo ha accontentato inserendo Chajia.
Il ds Antonio Tesoro
Ninkovic, recidivo in reazioni scomposte e poco professionali, dovrà scusarsi con i compagni di squadra, l’allenatore, i tifosi e la dirigenza. Se vorrà andar via dall’Ascoli, nessuno lo incatenerà. Il mercato di gennaio non è lontano e il serbo potrà cominciare subito a cercarsi un’altra squadra dove, magari, potrà fare quello che vuole, senza regole e senza rendere conto a nessuno.
Questi suoi limiti caratteriali, a quasi 25 anni (li compirà a dicembre), spiegano perché società come Chievo, Genoa ed Empoli hanno preferito non tenerlo nonostantge le sue indubbie qualità tecniche.
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