Agostini e Gostoli (Pd):
«La sanità diventa privata?
Fake news della destra»

ASCOLI - Il segretario regionale e il responsabile sanità rigettano le accuse: «Nelle Marche abbiamo portato al massimo il budget per il pubblico. Solo per l'edilizia sanitaria finanziati 500 milioni di euro di interventi»
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L’ospedale “Mazzoni” di Ascoli (foto Andrea  Vagnoni)

«E’ una fake news della destra l’accusa di privatizzare la sanità». E’ quello che affermano il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli e il responsabile sanità Luciano Agostini di fronte alle accuse piovute dalla destra. «Ogni giorno -dicono- noi lavoriamo per difendere e migliorare la sanità pubblica. Dopo una stagione di tagli che ha caratterizzato il recente passato, per la prima volta in questi anni la Regione ha stanziato tante risorse nel sistema regionale e per le aziende ospedaliere, per fare più investimenti in nuove tecnologie, più assunzioni di personale, più servizi e per la costruzione di nuovi ospedali sicuri e adeguati alle esigenze di una moderna sanità. E’ una fake newsdella destra l’accusa di privatizzare la sanità». Agostini e Gostoli snocciolano alcuni numeri.

Luciano Agostini (foto Vagnoni)

«Nelle Marche abbiamo portato al massimo il budget di spesa per la sanità pubblica- affermano –  A inizio legislatura la spesa del personale in sanità era pari a meno 17 milioni, rispetto al tetto del 2020 (614milioni). Noi abbiamo invertito la tendenza e siamo arrivati a  21 milioni. Oltre 200 milioni per tecnologie e macchinari all’avanguardia per garantire una migliore qualità. Così come per l’edilizia sanitaria finanziata con risorse pubbliche per oltre 500 milioni. Questa è la testimonianza più forte, quella dei fatti concreti, che per noi l’orizzonte è difendere e migliorare la sanità pubblica e utilizzare il privato convenzionato non per sostituire, ma per completare l’attività pubblica ad integrazione di alcuni servizi».Non mancano le stoccate politiche. «Risulta ancora più incredibile -dicono Gostoli e Agostini- che le osservazioni vengano da quelle stesse opposizioni che, laddove governano, fanno massiccio ricorso alla privatizzazione come nella Regione Lombardia. Invece le Marche  hanno una presenza del privato convenzionato molto inferiore alla media nazionale e persino all’Emilia Romagna, posizionandosi tra le ultime regioni d’Italia. La stessa trasmissione Report ha riportato, in vari servizi, come nelle Marche, in questi anni, si sia ridotto l’apporto del privato nei servizi sanitari. Non è una valutazione soggettiva ma frutto di scelte politiche che hanno sempre caratterizzato l’azione di governo del partito democratico e del centro sinistra.  Infine, la questione che riguarda l’utilizzo del project financing, la cosiddetta  “Finanza di progetto”: «E’ una possibilità -fanno notare- normata per legge che andrebbe valutata, se non fosse pretestuosa, per quello che vale sul piano tecnico, vale a dire la possibilità di realizzare una opera pubblica strategica essenziale per la collettività, comprimendo i tempi della sua realizzazione. Ogni iniziativa in tal senso è finalizzata a migliorare ed ammodernare la sanità pubblica. Noi siamo convinti che nelle  Marche, piuttosto delle strutture vecchie di cent’anni,  c’è bisogno di  nuovi ospedali moderni, antisismici, innovativi e di qualità in grado di mettere in condizioni di lavorare al meglio e in sicurezza i tanti bravi professionisti della sanità marchigiana. Il Partito Democratico delle Marche -concludono- ribadisce la disponibilità ad aprire un serio confronto con le parti sociali e con tutte quelle forze che hanno in animo l’obiettivo di dare un contributo al fine di migliorare la sanità pubblica, senza strumentalizzazioni o solo per fini propagandistici».

 

 


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