Un vero e proprio colpo di scena nella vicenda della tragica morte della giovane Francesca Gallazzo, la 27enne sambenedettese precipitata il 14 luglio del 2017 dalla “Trottola Twist” del Luna Park di viale dello Sport. Questa mattina, di fronte al giudice per l’udienza preliminare Rita De Angelis, è stato ascoltato uno dei tre tecnici (leggi l’articolo) per cui la Procura, tramite il pm Mara Flaiani, aveva chiesto il processo e che sono difesi dall’avvocato ascolano Alessandro Scendoni.
Si tratta dell’ingegnere che aveva chiesto il rito abbreviato e che in questa vicenda ci era finito per aver sottoscritto la dichiarazione sulle sollecitazioni fisiche della giostra e non il collaudo. In base alla testimonianza del tecnico sarebbero emersi altri dubbi circa le eventuali responsabilità da accertare a partire dall’iniziale collaudo dell’attrazione all’accesso alla stessa da parte della vittima. Una serie di situazioni non proprio secondarie per cui il giudice De Angelis ha concesso alla Procura due mesi e mezzo di tempo per rivedere le carte. L’udienza è stata così rinviata al 30 gennaio prossimo.
rp
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