Presunte molestie,
l’avvocato di Nardinocchi:
«Faremo ricorso in Appello»

CASTEL DI LAMA - Il legale interviene sul caso riguardante l'ex tesoriera della Pro Loco, Loredana Zappacosta dopo la sentenza del giudice Bondi Ciutti: «Nel processo non è stata raggiunta alcuna prova in ordine alle riprese con il telefonino»
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«In merito alla condanna del signor Nardinocchi Dino (leggi l’articolo) per presunte molestie commesse in danno della signora Zappacosta Loredana, si rappresenta che il Tribunale di Ascoli Piceno, in persona del Giudice Monocratico avvocato Barbara Bondi Ciutti, ha pronunciato la sentenza, ma ha riservato il deposito delle motivazioni entro 90 giorni dalla lettura del dispositivo e quando tali motivazioni verranno rese note il signor Nardinocchi proporrà appello». E’ quello che afferma l’avvocato Alessandro Talamonti in merito alla vicenda.

L’interno del Tribunale di Ascoli (Foto Andrea Vagnoni)

«In ogni caso -aggiunge l’avvocato-, fin quando le motivazioni non verranno depositate, non sarà dato conoscere le ragioni della condanna, di tal che riferire che la condanna sarebbe stata pronunciata per aver il Nardinocchi “puntato il cellulare nei confronti dell’ex tesoriera per riprenderla o fotografarla o comunque far finta di farlo” è inesatto, specialmente se si considera che nel capo di imputazione veniva contestato al Nardinocchi di aver ripreso la Zappacosta, ma che nel processo non è stata raggiunta alcuna prova in ordine a tali riprese. In aggiunta non corrisponde al vero che siano stati escussi nel processo 12 testimoni: ne sono stati sentiti solo 9».


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