Giuliana Sgrena
“Manifesto per la verità. Donne, guerre, migranti e altre notizie manipolate”. Questo il titolo che Giuliana Sgrena verrà a presentare lunedì 25 novembre dalle ore 17,30 presso la Libreria Rinascita di Ascoli. Un evento organizzato in collaborazione con il Liceo Economico e Sociale “E. Trebbiani”. L’iniziativa è parte della rassegna di incontri, dibattiti, letture intitolata “Donne, Storia, Società”.
IL LIBRO – Per Papa Francesco Eva è stata vittima di una fake news uscita dalla bocca del serpente. A quanto pare, da allora le bufale non hanno smesso di rovinare le donne, visto che ancora oggi se una ha subito molestie si scrive che ci ha fatto carriera, mentre se uno ammazza la moglie per i giornali ha agito in preda a una rabbia momentanea. Ma le vittime di questi abusi dell’informazione non sono solo i corpi delle donne: quando si parla di migranti la verità si inabissa in fondo al mare, come un cadavere affogato. Per non dire delle notizie che giungono dai fronti di guerra, brandelli distorti dei fatti, piegati e manipolati secondo il tornaconto dei governi. Ora le bufale si sono trasformate in un esercito di ben più pericolose fake news, moltiplicate e amplificate dai social e arruolate dagli stati per combattere la guerra contro la verità. E quelli che della verità dovrebbero essere i paladini, i giornalisti, sono ormai servitori dei potenti senza più alcuna credibilità. Ma, come diceva Camus, là dove prolifera la menzogna prospera la tirannia; e a pagarne l’altissimo prezzo siamo proprio noi. La sua scrittura graffiante smaschera le falsità che ci vengono quotidianamente propinate dalla carta stampata, da Internet e da tutti quelli che hanno interesse a farci credere che le cose non stiano come veramente stanno. Ne nasce un pamphlet ruvido e lucidissimo; un manifesto da cui partire per ricostruire quel che è stato distrutto, salvare quel che non è ancora andato perso e soprattutto riconquistare la nostra libertà di pensiero e di scelta.
BIOGRAFIA – Giornalista (Masera, 1948). Ha intrapreso la carriera giornalistica all’inizio degli anni ’80 lavorando per la rivista “Pace e Guerra” e poi è approdata a “Il Manifesto”, occupandosi soprattutto di temi relativi alla cultura islamica e alla condizione delle donne nei paesi musulmani. Corrispondente in Algeria, Somalia, Palestina e Afghanistan (tra gli altri), il 4 febbraio 2005 è stata rapita dall’Organizzazione per la Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad; il 4 marzo dello stesso anno è stata liberata dai servizi segreti italiani (nell’operazione ha perso la vita Nicola Calipari). Dopo aver ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il premio giornalistico Saint Vincent, nel 2009 ha tentato la strada della politica candidandosi alle Europee con Sinistra e Libertà. Autrice di diversi libri centrati sul mondo islamico, dal 2011 si è dedicata all’analisi dei movimenti rivoluzionari della Primavera Araba. Collabora con altre testate nazionali e internazionali.
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