di Bruno Ferretti
Chi avrebbe mai scommesso sulla vittoria di una squadra che dopo 21 minuti perdeva 0-2 e sbandava? Eppure così é stato per l’Ascoli che torna alla vittoria in rimonta piegando un Cosenza combattivo e mai domo. Premiato il carattere e la voglia dei bianconeri. Tre punti d’oro per Padoin e compagni che tirani un sospiro di sollievo e rientrano a pieno titolo nella griglia playoff.
Visto come era andata a Crotone con il 3-5-2, Zanetti torna al modulo 4-3-1-2 rilanciando a sorpresa Andreoni e Petrucci rispettivamente al posto di Pucino (infortunato) e Troiano che va in panchina. Come previsto rientra Ninkovic dietro le punte Da Cruz e Ardemagni. Padoin gioca terzino sinistro. Il Cosenza, a caccia di punti salvezza, gioca con il 4-3-3 che in fase di non possesso diventa 4-4-2 con l’arretramento di Scus. I tre della linea avanzata sono Baez, Rivière e Pierini, quest’ultimo autore di una doppietta a Trapani prima della sosta.. Nel ruolo di play l’ex bianconero Kanoute, fra Bruccini e Sciaudone.
La partita comincia male per l’Ascoli che al 16′ subisce il gol dei calabresi. Sugli sviluppi del primo angolo la palla schizza come un flipper in area e Rivière é il più lesto a colpirla in girata infilando l’angolo alla destra dell’impietrito Leali. Immediata la reazione dell’Ascoli che dopo due minuti, va a segno ma il gol viene annullato per fuorigioco. Neppure il tempo per riordinare le idee e il Cosenza raddoppia. Pierini entra in area a sinistra e sulla sterzata di rientro viene affrontato bruscamente da Brosco. Rigore. Leali intuisce il tiro dal dischetto di Bruccini, si tuffa e tocca il pallone che tuttavia carambola dentro. Zero-due e al Del Duca cala il silenzio e la temperatura si abbassa ancora di più. Per l’Ascoli la partita, già difficile, diventa difficilissima. Ma non si arrende. E al 38′ rientra in partita con Ninkovic che sfrutta al meglio l’assist di Da Cruz per infilare l’angolo basso alla sinistra di Perina. Perfetta la combinazione fra i due “ex litiganti”. Poco dopo Ninkovic paga con il cartellino giallo una reazione e gli costerà un turno di squalifica poiché era diffidato.
Scoppiettante l’avvio di ripresa. Angolo per l’Ascoli stacca di testa Valentini e Perina compie una prodezza in volo: ancora di testa Petrucci la butta dentro ma Ardemagni è in fuorigioco attivo e anche gol viene annullato. D’Orazio, un terzino, per Pierini, una punta, é il primo cambio dei calabresi. Evidente l’intenzione di Braglia di coprirsi. Zanetti risponde con Scamacca e Chajia al posto di Ardemagni e Brlek. E proprio Scamacca al 26′ firma il pareggio con un perentorio colpo di testa (specialità della casa) su calibrato cross di Ninkovic. Il generoso assalto finale dell’Ascoli trova il meritato premio a due minuti dalla fine quando Scamacca, ancora lui, trova lo spiraglio giusto. La palla passa fra le gambe dell’incerto Perina. Forse era scritto che doveva finire così.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Andreoni, Brosco, Valentini (28′ st Ferigra), Padoin; Cavion, Petrucci, Brlek (14′ st Chajia); Ninkovic; Ardemagni (12′ st Scamacca) Da Cruz.
A disposizione: Lanni, Novi, Laverone, Troiano, Piccinocchi, Gerbo, Rosseti, Beretta. Allenatore: Zanetti.
COSENZA (4-3-3): Perina; Corsi, Idda, Monaco, Legittimo; Bruccini, Kanoute, Sciaudone (37′ st Carretta); Baez, Rivière (16′ st. Litteri), Pierini (10′ st . D’Orazio).
A disposizione: Saracco, Schiavi, Greco, Broh, Trovato, Machach. Allenatore: Braglia.
Arbitro: Massimi di Termoli (assistenti Capaldo di Napoli e Miele di Torino, quarto ufficiale De Santis di Lecce).
Reti: 16′ pt Rivière, 21′ pt Bruccini (rigore), 38′ pt Ninkovic, 26′ e 43′ st Scamacca.
Note: spettatori paganti 1.862 (di cui 634 provenienti da Cosenza), incasso 17.063 euro (abbonati 4.197, quota 33.181 euro). Ammoniti: Ninkovic (A), Petrucci (A), Corsi (C), Andreoni A) e Idda (C) per gioco falloso, Brosco (A) per proteste, Scamacca (A) per comportamento non regolamentare. Angoli 5-3 per l’Ascoli. Recupero: 2’+5′.
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