di Luca Capponi
«Chiederemo il commissariamento del Piceno Consind e dell’Ato, e lo faremo a prescindere da quello che farà il presidente della Provincia Sergio Fabiani; siamo stufi di questo enorme conflitto d’interessi che non fa bene al territorio e di “dinosauri” della politica che sono ai vertici solo per scopi personali».
Il duro attacco arriva da Peppe Giorgini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, il quale ribadisce nuovamente la situazione che riguarda Fabiani, che oltre ad essere alla guida di Palazzo San Filippo (e del Comune di Montegallo), ricopre ruoli importanti sia nel Consind (vicepresidente) che nell’Ato 5 (presidente). «Credo si tratti di qualcosa di unico in Italia, tanto più che questi enti, compresa la Provincia, agiscono spesso nei medesimi ambiti, tra autorizzazioni e funzioni di controllo, siamo davanti a uno stato di cose che definirei incredibile, un’anomalia che deve finire. -ribadisce Giorgini-. Sto studiando a fondo tutte le documentazioni, e se sarà possibile chiederò alla Regione il commissariamento di entrambi gli organismi, sono pronto a rivolgermi anche al Ministero».
Giorgini, in particolare, presenterà anche una interrogazione in consiglio regionale sulla vicenda della “separazione della rete fognaria acque nere nell’agglomerato Ascoli Piceno/Maltignano” (per cui c’è un cofinanziamento di 5 milioni di euro in una zona, quella dell’area industriale al confine tra i due comuni, afflitta da criticità), per conoscere quali siano le azioni che la Regione intende intraprendere «per dar seguito alla volontà espressa di assegnare le risorse Cipe all’Egato 5 Marche Sud e consentire così al gestore unico di dare rapido avvio alla realizzazione dell’opera».
«Lo scorso settembre il Consind ha fatto richiesta a Roma per diventare gestore del servizio idrico in parallelo al Ciip, una richiesta che non ha avuto ancora risposta ma che ci preoccupa fortemente e a cui ci opponiamo -conclude Giorgini- Questa cosa non sta né in cielo né in terra vista anche la situazione debitoria dello stesso Consind, di diversi milioni di euro».
Le rasoiate dei pentastellati contro Fabiani, membro del Partito Democratico, trovano eco anche nella parlamentare Rachele Silvestri, pronta a rimarcare la mancanza di dialogo tra due forze che a livello nazionale sono al governo insieme. «Purtroppo in ambito locale c’è una chiusura totale nei nostri confronti, cosa che non avviene in altri campi, penso ai buoni rapporti col sottosegretario Morani, ad esempio -spiega-. Noi siamo aperti e pronti a lavorare insieme per il bene del territorio ma la chiusura totale del Pd piceno non giova alla causa. Per quanto riguarda la situazione del Consind, posso aggiungere che vigileremo anche a Roma su quanto sta accadendo».
Infine, l’ex consigliere comunale ascolano Giacomo Manni. «Abbiamo chiesto un incontro al vicepresidente della Regione Anna Casini ma non riusciamo ad avere riscontri -conclude-. Su Fabiani dico che in passato già altre volte avevamo auspicato un suo passo indietro, come peraltro aveva annunciato, ma credo proprio che ciò non sia accaduto».
Pentastellati e i 4 ruoli di Fabiani: «E’ fuori da ogni logica»
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