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“Mazzoni”: Giorgi e Angelini, nuovi primari
con promozione interna
Altri sei presto in arrivo

ASCOLI - Entrano in servizio i dirigenti di Oncologia e Igiene. Il dg Milani annuncia l'apertura dell'Hospice per malati terminali: 8 posti letto a San Benedetto, 3 ad Offida. Vaccinazioni: il Piceno viaggia su una copertura molto alta. A causa dell'influenza l'anno scorso tre decessi di anziani non vaccinati. Amianto nemico numero uno: bonifica nell'archivio del Tribunale. Nel 2020 in pensione anche Marinucci
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Claudio Angelini, Cesare Milani, Francesca Chiara Giorgi

di Franco De Marco

Sliding doors per i primari dell’Area Vasta 5. Due nuovi primari sono entrati in servizio da pochi giorni. Altri sei dovrebbero essere nominati entro i primi mesi del 2020. Uno, un pezzo da novanta, Carlo Marinucci, primario di Radiologia, andrà in pensione nel prossimo anno. In pochi anni, insomma, è completamente cambiata la mappa dei responsabili di reparto sia nell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli sia nell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. L’età purtroppo non ammette deroghe nella sanità pubblica.

Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, sono stati presentati Francesca Chiara Giorgi, laurea all’Università di Firenze col massimo dei voti, nuovo direttore medico della struttura complessa di Oncologia, e Claudio Angelini, nato a Massa Martana (Perugia), 60 anni, laurea all’Università di Perugia, direttore medico della struttura complessa di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica. Entrambi provengono dall’interno dell’AV5: Giorgi dall’Oncologia di San Benedetto con una esperienza sul campo molto intensa, davvero a 360 gradi, in reparto e sul territorio, e Angelini dagli uffici di Ascoli. Entrambi ricoprivano il ruolo come facenti funzione. Angelini addirittura dal 2017 a causa dell’impossibilità di espletare il concorso a seguito dell’azione avviata da Remo Appignanesi quale perdente posto di direttore sanitario. Due promozioni interne dunque. Milani si mostra  molto soddisfatto. Incarichi quinquennali dopo il normale periodo di prova. Nel caso della Giorgi la commissione aveva attribuito un punteggio poco più alto a Giovanni Benedetti (in terna anche Francesca Rastelli) ma è stata premiata, come si legge nella determina, per “una maggiore esperienza lavorativa”, per l’”attiva partecipazione al processo di riorganizzazione della Uoc di Oncologia” e per le “ottimali capacità interrazionali”.

Martedì prossimo verrà conferito l’incarico per il nuovo primario di Neurologia. Già partito l’avviso per il primario di Chirurgia e Cardiologia a San Benedetto mentre, come ha annunciato il direttore generale dell’AV5 Cesare Milani, il bando  per il primario di Cardiologia di Ascoli, in sostituzione del compianto Luciano Moretti, verrà pubblicato entro pochi giorni. Già in cammino la procedura per il primario di Ortopedia a San Benedetto mentre è alle ultime battute l’incarico per il direttore di Nefrologia.

Milani, nel corso della conferenza stampa, ha fatto anche un altro importante annuncio: il 18 prossimo verrà inaugurato, al Madonne del Soccorso, con 8 posti letto, il nuovo reparto Hospice, struttura residenziale per malati terminali che non hanno la possibilità di essere gestiti a casa. Altri 3 posti letto saranno in funzione ad Offida. L’Area vasta di Ascoli colma così una lacuna che era unica nelle Marche.

I due nuovi primari hanno illustrato, nel corso della conferenza stampa, le loro linee principali di azione. «I percorsi per i malati oncologici, tra Ascoli e San Benedetto, sono oggi leggermente differenti – fa notare Giorgi – cercheremo di uniformali. Voglio sentirmi al più presto con i medici di base di Ascoli per capire come si muovono e recepire suggerimenti». Per quanto riguarda l’organico a disposizione? La dottoressa fa una espressione facciale che dice tutto: «Siamo con l’acqua alla gola». Attualmente ci sono solo 6 medici a tempo pieno: 3 ad Ascoli e 3 a San Benedetto più la direttrice. Milani promette attenzione. «Anche se spesso c’è difficoltà nel reperire il personale» fa notare.

Il neo direttore dell’Uoc di Igiene fornisce confortanti dati sulla copertura vaccinale nel Piceno sia tra i bambini da 0 a 6 anni («Ne abbiamo recuperati molti. Da noi molto meglio che in Emilia Romagna») sia tra gli anziani per il vaccino antinfluenzale. «In tre mesi, da settembre ad oggi – fa notare – si sono vaccinati in 7.000 tra bambini e adulti. Contro l’influenza, che avrà presumibilmente il pico tra gennaio e febbraio, abbiamo acquistato e distribuito 50.000 dosi. L’anno scorso abbiamo avuto solo sei casi gravi di influenza dei quali tre mortali di persone non vaccinate. Noi abbiamo in carico – sottolinea Angelini – la salute di tutta la popolazione. Siamo impegnati ad esempio non solo nella prevenzione con i vaccini ma anche nella tutela dell’ambiente soprattutto dall’amianto. Ad esempio stiamo ultimando la bonifica dell’archivio del Tribunale. Andiamo alla ricerca della legionella soprattutto nelle strutture per anziani  e nelle strutture turistiche». Un servizio davvero essenziale. Ma  la vaccinazione antinfluenzale dei medici o degli infermieri, spesso restii, come va? «Bene. Soprattutto nei reparti a rischio».


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