Stangata del giudice sportivo della Serie B, Emilio Battaglia, nei confronti di Nikola Ninkovic, il serbo dell’Ascoli. Tre giornate di squalifica e 2.000 euro di multa per il cartellino rosso estratto dall’arbitro Sozza di Seregno. Ninkovic era stato ammonito nel primo tempo e quel giallo va a cumularsi su un prossmo stop per somma di ammonizioni. Per fortuna era appena stato sostituito (da Chaija), altrimenti avrebbe lasciato la squadra in dieci.
Se la squalifica non verrà ridotta in sede di appello, dovrà saltare le prossime tre partite con Pisa (in casa), Benevento e Trapani (fuori). Potrà rientrare il 25 gennaio 2020 (seconda di ritorno) in Ascoli-Frosinone. Nella motivazione del pesante provvedimento disciplinare si legge che “ha reiterato il suo comportamento offensivo e minaccioso ed è stato spinto con forza negli spogliatoi”.
Nonostante i buoni propositi manifestati dopo la lite in campo con Da Cruz durante Venezia-Ascoli, in occasione di un calcio di rigore concesso all’Ascoli, il il giocatore – che ha compiuto 25 anni giovedì scorso – continua ad essere un problema non indifferente per l’Ascoli sotto il profilo disciplinare a causa un carattere ribelle, non certo facile da gestire.
Ninkovic, già multato e sospeso per una settimana dalla società dopo la sceneggiata con il Venezia, si è ripetuto alla “Dacia Arena” di Udine. Verrà nuovamente punito per la maxi squalifica che penalizza la squadra.
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