Forno crematorio, altri fondi per sistemare l’impianto che si trova al cimitero di Borgo Solestà. Il Comune ha dovuto mettere di nuovo mano al portafoglio per tirare fuori una cifra piuttosto sostanziosa (20.000 euro) come risulta dalla determina dirigenziale numero 1322 del dirigente Alessandra Cantalamessa. Si è trattato di un intervento di manutenzione straordinaria, segnalato prima dell’estate, per far ripartire l’attività del forno temporaneamente spento a causa di un guasto.
In particolare è stato necessario sostituire le “maniche filtranti” chiedendo l’intervento della ditta specializzata che ha un contratto con il Comune fino all’ottobre del 2020. Il forno, una delle poche strutture presenti nel Centro Italia e quindi molto richiesto per la cremazione dei definiti anche da imprese di pompe funebri non ascolane, in passato era stato anche chiuso per problemi relativi alle emissioni a seguito anche degli esposti dei residenti della zona di Monterocco.
Nei mesi scorsi era stata avanzata anche la proposta di realizzarne uno ex novo in base ad una proposta di alcuni privati (tra cui Ecoinnnova) con una capacità di cremare anche 5.000 salme all’anno.
rp
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