Rachele Silvestri con Di Maio
di Andrea Ferretti
Aggressioni verbali sui social e anche sulla propria pagina Facebook. E’ stata pesantemente insultata Rachele Silvestri, la parlamentare ascolana che ha lasciato il Movimento Cinque Stelle per aderire al Gruppo Misto in seguito a divergenze con i vertici del Movimento sulla gestione degli interventi per la Ricostruzione post terremoto e criticando gli stessi per il modo di relazionarsi con i prpri parlamentari, quindi anche con lei. La Silvestri è uno dei sei parlamentari che in questi ultimi giorni hanno lasciato il M5S.
La Silvestri in versione quintanara
Sulla questione si fionda anche il senatore Francesco Battistoni, commissario di Forza Italia per le Marche, il quale esprime la sua «personale solidarietà e quella di tutto il movimento politico di Forza Italia delle Marche alla collega parlamentare onorevole Rachele Silvestri per la grave aggressione subìta ad opera di un un gruppo di facinorosi». E ci ricorda anche che «è stata aggredita verbalmente, minacciata e insultata per aver lasciato il Movimento 5 Stelle». E poi conclude: «Questi atti vili che ledono la libertà delle persone sono deprecabili, spero che il M5S ne prenda le distanze. Sarebbe il minimo».
Solidarietà e vicinanza a Rachele Slvestri anche da parte di Francesco Ameli, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Ascoli. «Per quanto mi riguarda – dice Ameli che parla anche a nome dell’intero gruppo consiliare – la politica esula dalla violenza e non deve mai sottrarsi al confronto di merito, leale, duro se necessario ma mai violento». Dopo Battistoni e Ameli, è la volta di Anna Casini del Pd, ascolana come la Silvestri. «Sono volgari e gravissime offese che si configurano come una ignobile violenza con l’aggravante di essere stata scatenata, senza ritegno, contro una donna. La politica – dice la vice presidente della Regione Marche – non è chi in modo volgare prevarica l’altro. Mi auguro si torni a discutere di temi concreti usando toni pacati di cui tutti abbiamo bisogno, se vogliamo capire e rispettare le ragioni e i pensieri dell’altro».
A Rachele Silvestri è stato scritto di tutto, perfino pubblicata la vignetta di una persona impiccata con scritto “Ovunque si trova un Giuda”. Vignetta e post vari su cui le autorità preposte, come la Polizia Postale, dovranno cercare di saperne di più.
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