Massimo Pulcinelli e Andrea Di Maso (Foto Stefano Capponi)
di Bruno Ferretti
«Ardemagni e Ninkovic? Per me e per la società restano con l’Ascoli. Non abbiamo la minima intenzione di privarci di due elementi così importanti. Se non arriveranno offerte irrinunciabili, o siano loro a chiederci di andare via, resteranno». Parole di Massimo Pulcinelli, il patron bianconero che oggi ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto in vista della ripresa del campionato. Seduto accanto a lui il manager romano Andrea Di Maso che sta organizzando il prossimo appuntamento di “Crescere Insieme”: si svolgerà a Roma l’11 febbraio e vedrà presenti numerose aziende che potrebbero diventare partner dell’Ascoli per un potenziamento della struttura societaria come auspicato dallo stesso Pulcinelli.
«Oggi mi sono svegliato alle 5,45 e alle 9 ero qui – ha rivelato il maggiore azionista dell’Ascoli – sono stato con la squadra e ho assistito all’allenamento. Ho voluto far sentire al mister e ai ragazzi la vicinanza della società in vista della partita di sabato a Trapani dove ci sarò anch’io. Nel girone di andata in trasferta siamo stati deludenti ed è necessario cambiare registro. A cominciare da questa prima partita. Il bilancio di metà campionato è comunque positivo perché in casa siamo andati molto bene. Se devo esprimere un voto alla squadra dico… 7 – ha aggiunto Pulcinelli – l’obiettivo dell’Ascoli erano e restano i playoff. Un obiettivo alla mostra portata».
massimo pulcinelli e andrea di maso foto stefano capponi3
Dopo l’arrivo di Morosini sembra imminente anche quello di Ranieri dalla Fiorentina?
«Sì, la trattativa è a buon punto. Ci serve un terzino sinistro per sostituire D’Elia che è andato al Frosinone, e Ranieri è un giovane molto interessante».
Pulcinelli, all’Ascoli manca sempre un centrocampista centrale con precise caratteristiche di gioco…
«Lo so. Ci serve un centrocampista che possa portare un valore aggiunto alla squadra. Il ds Tesoro sta a Milano per seguire il mercato e sono sicuro che saprà fare le scelte giuste».
E Scamacca?
«Fino a giugno resta qui. Il ragazzo è contento e ci siamo già confrontati con il Sassuolo».
Lei è il maggiore azionista dell’Ascoli da un anno e mezzo: se potesse tornare indietro rifarebbe tutte le stesse cose?
«Certamente sì. Ma con l’esperienza di oggi forse commetterei meno errori».
Ha avuto occasione di incontrare l’ex presidente Bellini per parlare del futuro del “Picchio Village” di cui lui è ancora il maggiore azionista?
«No. Speravo di farlo sotto Natale, ma non è stato possibile».
Con il Comune ci sono stati passi avanti per lo stadio “Del Duca”?
«Nuovi incontri no, ma so che entro breve inizierà la demolizione della vecchia Curva Sud. Poi toccherà a noi, come società, intervenire sulla Tribuna Ovest, che vogliamo migliorare e rendere più fruibile agli sponsor e a tutti coloro che ci fanno una mano. É nostra intenzione, al di là del calcio, rendere l’impianto più moderno e funzionale. Magari farlo tutto nuovo…».
Tutto nuovo?
«Perché no? Ci sono progetti innovativi di stadi che si possono costruire e si smontare in tempi brevi. Ci sta pensando il Pordenone e se può farlo il Pordenone, con tutto il rispetto, può riuscirci anche l’Ascoli».
Anche in un altro posto?
«Anche. Spostare lo stadio altrove é un’ipotesi da valutare. Vediamo di vedere come andranno le cose con il “Picchio Village”, un impianto funzionale ma che deve essere ampliato per essere frequentato dai nostri giovani non solo per qualche ora di allenamento. L’ideale sarebbe realizzare un Centro sportivo più grande, magari vicino al nuovo stadio. Abbiamo visto che le aree ci sono, e con l’aiuto del Comune si può fare tutto».