Sos Sentina, scatta la petizione
per salvare la Riserva
dalla furia del mare

SAN BENEDETTO - Oggi e domani sarà possibile firmare negli infopoint allestiti in viale Secondo Moretti, piazza Salvo D'Acquisto e piazza Cristo Re. In 50 anni persi almeno 25 ettari di superficie
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Un tratto della Riserva Sentina ormai quasi completamente eroso dalle mareggiate

Prende il via oggi pomeriggio, sabato 18, la campagna di raccolta firme da inviare al Presidente della Regione Marche per salvare la Sentina dalle mareggiate che la stanno facendo letteralmente “sparire”. Volontari, soci, simpatizzanti di Legambiente e delle altre associazioni ambientaliste saranno presenti negli infopoint di San Benedetto del Tronto in viale Secondo Moretti e a Porto d’Ascoli nella piazza Salvo d’Acquisto e nella piazza di Cristo Re dalle 17 alle 20. Si prosegue anche domani, domenica 19, dalle 10 alle 12 e nel pomeriggio dalle 17 alle 20. E’ possibile fornire la propria adesione anche on line firmando la petizione. L’obiettivo è quello di sbloccare i finanziamenti di 11 milioni di euro, destinati ad interventi strutturali di mitigazione dell’erosione costiera, nemica giurata della Sentina, sprovvista da sempre delle barriere artificiali che proteggerebbero e preserverebbero il suo paesaggio, esteso per quasi 180 ettari, riconosciuto ed inaugurato come riserva Naturale Regionale il 14 Dicembre 2004 con la Delibera di Consiglio n.156. Uno scenario naturalistico dove l’alternanza di acqua e sabbia offre lo spettacolo di cordoni sabbiosi, zone umide retrodunali, praterie salmastre valorizzate da una ricca ed unica flora, ormai scomparsa nel resto del litorale, irrimediabilmente stigmatizzato dall’antropizzazione. Qui l’avifauna migratoria trova nella Riserva Naturale Regionale della Sentina, l’unica possibilità di sosta costiera tra le aree umide del delta del Po e del Gargano. Da salvare c’è anche la Torre sul Porto, emblema della Riserva Naturale Regionale Sentina. Si tratta di un edificio di enorme valenza culturale, patrimonio risalente al 1543 che dopo 476 anni rischia di scomparire per sempre insieme agli ambienti dunali circostanti. E’ stato stimato che negli ultimi 50 anni la costa sia arretrata di 150 metri con una perdita complessiva di 25 ettari che hanno fatto della Sentina la zona con maggiore erosione della regione Marche. Il 5 dicembre scorso è stato approvato il Piano di Difesa della Costa, dall’Assemblea Regionale ed e’stata individuata la nostra Riserva Sentina come uno dei 37 interventi strutturali di mitigazione costiera. «La risoluzione immediata con l’avvio dei lavori conosciuti e praticabili -sottolineano gli ambientalisti- rappresenta ad oggi l’unica possibilità di opporsi a questa che sembra un’ennesima, ineluttabile sciagura italiana, indispensabile combattere la nostra naturale quiescienza ed attivarsi, vivere la nostra realtà di cittadini attivamente, mettendoci la faccia e la firma».

a.m.c.


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