Il legame tra Montemonaco e San Sebastiano è più forte del freddo e delle intemperie. Ed anche quest’anno, il 20 gennaio, la popolazione ha reso omaggio al Santo protettore dei Vigili Urbani con la tradizionale processione dal capoluogo alla chiesa di Santa Maria in Casilicchio, dedicata ormai anche al martire, nella frazione Tofe. Ben 4 chilometri che i cittadini percorrono a piedi dal 1527 quando intrapresero il pellegrinaggio per la prima volta, per ringraziare di essere stati preservati dalla peste. La tradizione non è mai venuta meno nel borgo montano dove lunedì scorso, sotto un cielo minaccioso e con la prima neve che aveva già imbiancato alberi e tetti, numerosissimi montemonachesi, residenti ma anche originari tornati per l’occasione, si sono radunati al centro del paese per affrontare la camminata.
Con loro, il sindaco Francesca Grilli, il presidente della Provincia Sergio Fabiani e il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani. Accanto ai gonfaloni di Comune e Provincia, i Vigili Urbani di Montemonaco e Comuni limitrofi e i Carabinieri della locale stazione, con a capo Massimo Fabiani, e i colleghi delle stazioni vicine. Una cerimonia molto sentita, culminata nella chiesa di Tofe con la celebrazione della messa da parte del vescovo della diocesi di San Benedetto Carlo Bresciani, affiancato da don Luca Rammella, parroco di Montemonaco. Alla funzione si sono aggiunti Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Sibillini e diversi rappresenti dei Comuni dell’entroterra, tra cui Michele Franchi vice sindaco di Arquata e Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano e presidente dell’Unione Montana dei Sibillini.
m.n.g.
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