Da febbraio a giugno, una volta alla settimana, ecco l’iniziativa (meritoria) che porta l’arte teatrale tra i detenuti. Promosso dall’associazione Betania in collaborazione con la Caritas Diocesana, la Casa Circondariale Marino del Tronto e realizzato insieme alla Fondazione Carisap, il progetto ha finalità sociali alte di livello rieducativo, comunicativo e artistico.
Incaricato di svolgere in maniera professionale l’attività prevista è il Teatro delle Foglie di Ascoli, che presenta un’esperienza pluridecennale nel campo del teatro sociale. Tra i principi cardine, infatti, vi è il recupero e il reinserimento sociale delle persone detenute attraverso esperienze teatrali volte a favorire la tutela del diritto alla salute intesa come benessere fisico, psichico e sociale ma anche il riconoscimento della dignità artistica, culturale e trattamentale dell’attività teatrale in carcere e della sua importante funzione di collegamento con la società, come da dettami del Ministero della Giustizia.
Il teatro in carcere vuole gettare un ponte fra il “dentro” e il “fuori” degli istituti di pena, praticando l’idea di un’arte al servizio delle comunità, un servizio pubblico da svolgere con autonomia e libertà creativa.
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