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Beato Bernardo,
tre giorni dedicati al Santo

OFFIDA - Dal 6 all'8 febbraio il convento dei frati cappuccini ospiterà una serie di iniziative religiose, tra cui l'esposizione dell'urna con le spoglie di Domenico Peroni
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di Simone Corradetti
​Nei giorni scorsi, si è sparsa la voce tra i parrocchiani e i devoti del Beato Bernardo da Offida, sulla possibilità di vedere esposte le spoglie mortali del Santo. Giovedì è arrivata la conferma del parroco fra Giacomo Rotunno, sulla tre giorni di preghiera e devozione che si svolgerà giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 febbraio.

La chiesa del Beato Bernardo a Offida

Tutto inizierà​ con il ritiro del clero e dei consacrati nel convento dei frati cappuccini. Infatti giovedì 6 febbraio (ore 11,30), ci sarà la pubblica venerazione, con la solenne messa presieduta dal vescovo Giovanni D’Ercole. L’urna con le spoglie del Santo, resterà esposta all’interno della chiesa per essere venerata dai fedeli. Venerdì 7, si svolgeranno gli incontri con i poveri e gli ammalati (ore 10,30), mentre in serata ci sarà l’incontro con i giovani e le famiglie. Infine sabato 8, l’incontro con i bambini e la messa delle  18,30 celebrata dal ministro provinciale delle Marche fra Sergio Lorenzini, per poi procedere alla reposizione delle reliquie nell’urna artistica.

​Fra Bernardo (al secolo Domenico Peroni), nacque a Offida il 7 novembre 1604, e fu proclamato beato nel 1795 da Papa Pio VI. A ventidue anni entrò nell’ordine dei frati cappuccini, cominciando il noviziato a Corinaldo e terminandolo a Camerino, dove emise la professione il 15 febbraio 1627. Passò quindi nei conventi di Fermo, dove fu aiuto cuoco, di Ascoli e poi, fin dal 1650, di Offida, dove trascorse tutto il resto della sua vita, eccettuato un breve periodo passato di nuovo ad Ascoli nel 1674–75. Morì in patria il 22 agosto 1694. A Offida svolse per lungo tempo l’ufficio di questuante, aggirandosi, quale benefattore di poveri, consolatore di afflitti e messaggero di pace, per i paesi e le campagne di quell’ampio circondario di questua e raccogliendo elemosine per i frati e per gli indigenti.

Si Co. 


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