Un mattone importante per costruire la candidatura di Ascoli a capitale italiana della cultura 2022. Il Museo dell’Alto Medioevo, allestito all’interno di Forte Malatesta, ha vinto il Premio Nazionale Francovich. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che la Sami, Società Archeologi Medievisti Italiani, conferisce “al museo o parco archeologico italiano che, a giudizio dei propri soci e dei cittadini partecipanti alla votazione, rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti”.
Il Forte Malatesta ospita il Museo dell’Alto Medioevo
Il professor Paul Arthur, presidente della Sami, professore di Archeologia medievale, nell’Università Salento, ha oggi ufficialmente comunicato la notizia del premio, istituito nel 2013, al sindaco Marco Fioravanti, il quale naturalmente ha subito esultato e ringraziato.
«Il nostro Museo – commenta il primo cittadino di Ascoli – ha ottenuto il 42,48 per cento dei 7.580 voti complessivi. È un riconoscimento prestigioso che premia l’impegno da sempre profuso nella valorizzazione del nostro patrimonio e che ci incoraggia a proseguire su questa strada con tenacia e fiducia. E’ la vittoria corale di un intero territorio. Una vittoria di tutti i cittadini che si sono attivati mossi dall’amore per la propria città e per la propria storia. Dopo l’assegnazione della sede della Soprintendenza Marche Meridionali ad Ascoli e la vittoria del prestigioso Premio Francovich, continuiamo sulla strada che porterà alla candidatura di Ascoli come capitale italiana della Cultura 2022».
Il sindaco Marco Fioravanti
Esulta anche l’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti la quale si era anche lei attivata per raccogliere i consensi tra il pubblico. Il premio in questione è alla memoria del professor Riccardo Francovich. Della commissione giudicatrice fanno parte illustri docenti universitari di archeologia, direttori di musei e un rappresentante del Mibact. Oltre a quello di Ascoli erano stati selezionati altri 6 musei-siti: sito archeologico di Kaukana (Ragusa), Mercato delle Gaite di Bevagna (Perugia), Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli (Udine), Museo e Complesso monumentale di Torcello (Venezia), Complesso archeologico di S. Eulalia a Cagliari e Museo regionale della ceramica di Deruta (Perugia).
Oggi il Museo dell’Alto Medioevo di Ascoli espone principalmente una parte dei corredi in oro delle 260 tombe longobarde scoperte nel 1893 presso la necropoli di Castel Trosino. Sono esposti inoltre gli oggetti ritrovati nell’ultimo scavo. Oltre alle due tombe nel Museo sono esposti in alcune vetrine perimetrali gli oggetti ritrovati nell’ultimo scavo effettuato dalla Soprintendenza per i beni Archeologici delle Marche nel 2001. Tra questi uno splendido anello d’oro massiccio con incastonata una pietra azzurra raffigurante una coppia di una coppia di buoi in bassorilievo. Sono anche in corso discrete trattative per trasferire nel capoluogo piceno altri reperti delle tombe longobarde di Castel Trosino- il famoso Oro dei Longobardi da sempre oggetto di contenzioso con Roma – che si trovano nel Museo dell’Alto Medioevo di Roma. L’assegnazione del Premio Francovich, tra l’altro, oltre ad offrire una notevole visibilità nazionale tra addetti ai lavori e non, conforta la scelta, annunciata a “Cronache Picene” dall’assessore Donatella Ferretti, di caratterizzare il brand culturale-turistico della città su “Ascoli Archeologica”.
F.D.M.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati