Il Maggioni di San Benedetto
di Benedetto Marinangeli
Il Circolo Tennis Maggioni si rifà il look. Se la riqualificazione completa dell’ impianto accusa, per questioni burocratiche, una lunga e stucchevole fase di stallo, il presidente Afro Zoboletti annuncia importanti novità. Ci sarà infatti un restyling dei campi ad est della tribuna centrale e coperti da tensostruttura. Quelli in erba sintetica, per la precisione i numeri 7 e 8 passeranno dall’erba sintetica alla terra rossa, mentre ai campi numeri 8 e 9 verranno trasformati in sintetico di ultima generazione per permettere così anche gli allenamenti sul veloce.
Il costo complessivo è di circa 100.000 euro che saranno coperti interamente dal C.T. Maggioni e soprattutto senza gravare sulle casse comunali. Il lavori inizieranno per la prima tranche l’1 maggio, per l’altra l’1 settembre. In autunno tutto sarà pronto.
Al centro Afro Zoboletti
«Accenderemo un finanziamento – dice il presidente Afro Zoboletti – per potenziare ulteriormente il nostro impianto. In questo modo, vista anche la collaborazione con il coach Simone Vagnozzi, il C.T. Maggioni può divenire un centro di reclutamento per i giovani tennisti. Invece di andare a Foligno, Roma o Padova, ecco che San Benedetto potrebbe essere la soluzione ideale. Per fare questo, però, occorre anche una club house e la realizzazione della nuova tribuna. Insomma la realizzazione del progetto che da tempo abbiamo presentato al Comune. I nuovi campi, però, rappresentano un nuovo punto di partenza per il nostro circolo».
Ad oggi l’operazione di concessione pluriennale dell’ area al Maggioni è in una fase di impasse. «Lo scorso 28 gennaio – spiega Zoboletti – il nostro avvocato Antonio Sgattoni ha avuto un nuovo incontro col Comune per discutere del restyling della struttura dal costo complessivo di un milione di euro. Nel 2016 c’è stato il passaggio della proprietà dell’area dal Demanio al Comune e da quel momento siamo andati avanti per proroghe. Il nostro interesse è quello di avere certezze e cioè che ci venga garantito uno status di permanenza pluriennale. In attesa di questo titolo – continua il presidente – puntiamo ad una regolarizzazione a breve termine. Siamo il circolo più bello delle Marche ma non abbiamo un ristorante o un club house. Se vogliamo crescere dobbiamo ragionare in questo senso. Ora siamo in attesa di una proposta formale da parte dell’ ente. Per fare un investimento importante come quello che abbiamo in mente – conclude – abbiamo bisogno di una concessione pluriennale».
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