Un nuovo ed utile servizio ferroviario riguarderà il Piceno a partire dal prossimo 12 aprile. Si tratta di due nuove fermate alla stazione di San Benedetto del treno Frecciarossa. Il treno 9802 proveniente da Pescara, fermerà a San Benedetto alle 5,32 per ripartire in direzione Bologna dove l’arrivo è previsto alle 8,10. Mentre il treno 9811 che partirà da Milano Centrale alle 17,35 si fermerà in Riviera alle 21,15.
A presentare la novità, che si aggiunge alle 5 coppie di freccia argento già ottenute, è l’onorevole Giorgio Fede che in una nota nella quale ringrazia anche Trenitalia e Rete ferroviaria italiana, ne parla come di un lavoro di squadra intrapreso «per risolvere le difficoltà esistenti, affrontarle e trovare soluzioni».
Il senatore Fede
«Fa piacere – dice ancora Fede – dare buone notizie sulla situazione della viabilità della dorsale adriatica, e in special modo sul tratto che interessa la nostra regione, anche in seguito al recente incontro al Ministero dei Trasporti col viceministro Cancelleri e il sottosegretario Traversi, insieme ai colleghi del movimento 5 stelle delle Commissioni che si occupano di trasporti alla Camera e al Senato, tra cui anche i parlamentari di Marche e Abruzzo Mauro Coltorti, Patrizia Terzoni, Gabriella Di Girolamo, Carmela Grippa».
«Le opere di modernizzazione e abbattimento dei tempi di percorrenza dell’intera tratta ferroviaria fino a Lecce – aggiunge – stanno continuando, con investimenti di 617 milioni di euro».
La nota dolente, per la viabilità nel Piceno resta l’autostrada A14. «Sono già pronti – sostiene in merito Fede – e valutati dal Ministero, i progetti per sostituire le barriere poste sotto sequestro dalla Procura di Avellino in quanto non sicure, che creavano ulteriori intasamenti nei viadotti. Al tempo stesso si sta finalmente tornando a valutare la possibilità di allargare la A14 da Porto Sant’Elpidio (fermata in precedenza da amministrazioni locali), aggiungendo una terza corsia, per adeguarsi al costante aumento del traffico sulla tratta. È stato chiesto, inoltre, al concessionario di intervenire su una riduzione dei pedaggi, considerando la qualità attualmente “non soddisfacente” del servizio».
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