di Marco Braccetti
Una legge per guardare al futuro con stabilità, un’antologia per guardare al passato con orgoglio. Ecco il doppio binario su cui si muove la “Fondazione Libero Bizzarri“: principale promotrice di quel Festival del documentario che ormai rappresenta un punto fermo nel panorama socio-culturale di San Benedetto del Tronto, e non solo.
Il sodalizio attualmente presieduto da Maria Pia Silla è arrivato ai suoi 25 anni d’attività. Una cifra tonda, occasione per fare il punto sulle cose fatte e su cosa ancora c’è da fare. Sul primo fronte, è stata prodotta “AntologiaDoc”: quasi 700 pagine nelle quali è possibile ripercorrere, grazie allo specchio del Bizzarri, il linguaggio del documentario le dinamiche culturali nel nostro Paese, le tensioni, le sperimentazioni, i ricordi, le prospettive, i frammenti di storia e di storie, i personaggi, le persone.
«Il volume – fanno sapere dal sodalizio rivierasco – raccoglie venticinque anni di esperienze della Fondazione, costituisce un prezioso scrigno che consegna saggi, riflessioni, commenti, ricerche, approfondimenti, interviste presenti nei Cataloghi del Festival e nei numeri della rivista “Libero – il giornale del Documentario”».
Per quanto concerne il futuro, va detto che San Benedetto è stata riconosciuta (con apposita legge regionale) Città del Documentario. Ciò, secondo il consigliere regionale Fabio Urbinati, consentirà alla Fondazione Bizzarri un canale di finanziamento più sicuro e costante nell’avvenire. L’esponente di Italia Viva ha ricordato come fare cultura abbia i suoi costi e, dunque, un’iniziativa del genere consentirà al Bizzarri anche di programmare in maniera più tranquilla e strutturata le proprie attività.
Urbinati ha esternato questa linea nella mattinata di mercoledì 19 febbraio, presso la sala consiliare di San Benedetto, dove si sono ritrovati in conferenza i vertici del Bizzarri ed il sindaco Pasqualino Piunti. Ad ascoltare le ultime novità, anche un folto gruppo di appassionati, anche di studenti che, col Bizzarri, stanno realizzando dei progetti di educazione all’arte cine-documentaristica.
Il sindaco Piunti ha sottolineato come, in questi 5 lustri, il Bizzarri abbia contribuito in maniera determinante nella promozione del territorio. La legge regionale sul Documentario viene valutata con positività anche dal noto regista Giuseppe Piccioni, grande sostenitore del Bizzarri, secondo il quale questa iniziativa sarà utile a rendere ancor più vivo il Festival.
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