Ogni volta che sull’autostrada A14 c’è un problema, dovuto ai restringimenti di carreggiata o incidenti, come è accaduto nel pomeriggio di oggi 21 febbraio, quando la coda ha superato in serata gli 8 chilometri, a pagarne le conseguenze sono cittadini che abitano lungo la Statale 16 a San Benedetto e Porto d’Ascoli. A chi esce dalla A14 per “scavalcare” l’intasamento, si aggiungono poi gli automobilisti che provengono dall’Ascoli-mare per motivi di lavoro o commerciali e residenti stessi per semplici spostamenti. Per un totale di 24.000 autovetture al giorno.
Elio Core
«La Riviera delle Palme è stretta nella morsa dello smog, favorito anche dai mutamenti climatici. Intervenire è una questione di salute e di una migliore qualità della vita di noi tutti»: a lanciare l’appello è l’associazione Punto aiuto cittadino, presieduta da Elio Core, che si rivolge al sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e all’assessore alla viabilità. Le richieste: una seconda centralina a Porto d’Ascoli, oltre a quella già presente in via Asiago, per monitorare costantemente le polveri sottili; la realizzazione della bretella collinare, con percorso da Grottammare alla foce del Tronto, superando i centro cittadino; voler conoscere i dati del registro delle patologie oncologiche.
«I cittadini, lungo la Statale 16, vivono con le finestre chiuse con infiniti disagi, tra i quali la mancata areazione dei locali. Alcuni punti della città, in determinate ore del giorno, sembrano camere a gas da richiedere l’uso delle mascherine, l’incrocio via Turati con via Torino e via Piave tanto per fare un esempio. Una situazione non più sostenibile che deve spingere gli organi preposti, a porre in essere soluzioni definitive su questo annoso problema mai risolto».
«A tale iniziativa – aggiungono i responsabili dell’associazione sambenedettese – ovviamente occorre aggiungere il progetto di un nuovo arredo urbano che preveda una moderna viabilità nel centro cittadino e particolarmente nelle periferie, realizzando isole pedonali, parcheggi fuori città e agglomerati urbani, servizi di navette bus, incentivi per l’uso delle biciclette elettriche, mono pattini e servizi pubblici. La Riviera delle Palme ha la necessità di modernizzarsi in qualsiasi settore, segnatamente nelle periferie, abbandonate e in perenne degrado».
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