Nnkovic ha appena segnato il gol dell’1-1
di Bruno Ferretti
Fa un certo effetto vedere il Del Duca completamente deserto per quanto accaduto alla vigilia del match fra conferme e smentite, partita a porte aperte e chiuse. L’ultima decisione intorno alle ore 13,30 con un’ordinanza della Regione Marche. Sulla panchina del Chievo debutta il nuovo allenatore Aglietti che torna al “Del Duca” da ex dopo aver guidato l’Ascoli. Mentre Stellone, nuovo trainer bianconero, cerca la sua prima vittoria necessaria per risalire la china dopo un inizio veramente sfortunato e deludente. Il primo tempo scorre via con rari sussulti. Valentini (23’) anticipa di un soffio Vignato che stava per deviare a rete un traversone teso dalla sinistra. L’Ascoli si scuote e al 28’ va molto vicino al vantaggio con un rasoterra, forte e preciso, di Petrucci dal limite: il portiere Semper si allunga alla sua destra e devia in angolo. Passano dieci minuti e i veneti, sicuramente superiori sul piano tecnico, passano in vantaggio con il serbo Djordjevic pronto a girare nella rete di Leali un tiro-cross di Vignato dalla destra. L’Ascoli, che non può contare sul tradizionale sostegno dei suoi appassionati tifosi, accusa e il colpo ma resta in piedi e chiude il primo tempo restando in partita.
Capitan Brosco
Nel secondo cresce il ritmo della partita e migliora lo spettacolo di gioco delle squadre che non risparmiano energie. I bianconeri di Stellone giocano sicuramente meglio in fase offensiva grazie anche agli inserimenti di Morosini prima e Trotta dopo. Proprio l’entrata di quest’ultimo vivacizza il gioco d’attacco. La prima conclusione è sventata in tuffo da Semper che però, poco dopo (26’), deve arrendersi al tiro ravvicinato, assai violento, di Ninkovic. Il Chievo si rende pericolo con una conclusione del giovane Vignato che esce di poco. I bianconeri prendono coraggio e fiducia costringendo gli avversari ad una difesa talvolta affannosa. Il finale è ricco di occasioni, da una parte e dall’altra, più chiare quelle dell’Ascoli che però non riesce a conquistare la tanto attesa vittoria. Vittoria che manca dalla partita di Livorno. In classifica i ragazzi di Stellone agganciano il Venezia a quota 32. Questo pareggio, ottenuto in rimonta, non è la soluzione dei problemi ma consente di tenere accesa la speranza di un migliore finale di campionato.
Ninkovic
ASCOLI (4-4-2): Leali; Andreoni, Brosco, Valentini, Sernicola; Cavion, Petrucci (12’st Morosini), Piccinocchi (24’st Trotta), Brlek; Ninkovic, Scamacca (32’st Eramo). A disposizione: Marchegiani, Pucino, Ferigra, De Alcantara, Padoin, Troiano, Covic, Costa Pinto, Matos. Allenatore: Stellone.
CHIEVO (4-3-3): Semper; Dickmann, Leverbe, Cesar, Renzetti; Segre, Esposito (42’st Zuelli), Obi (20’st Di Noia); Vignato, Djordjevic (27’st Meggiorini), Giaccherini. A disposizione: Nardi, Cotali, Ivan, Vaisanen, Frey, Rigione, Karamoko, Morsay, Grubac. Allenatore: Aglietti.
Arbitro: Abbattista di Molfetta (assistenti Pagnotta di Nocera Inferiore e Saccenti di Modena, quarto uomo Dionisi di L’Aquila).
Reti: 38’pt Djordjevic (C), 26’st Ninkovic (A).
Note: ammoniti Brlek (A), Obi (C), Vignato (C) e Brosco (A) per gioco falloso, Dickmann (C) per simulazione di fallo. Angoli 6-2 per l’Ascoli. Recuperi 0’+4′.
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