Samb, Cernigoi:
«La vedo dura che si torni
a giocare, ma la speranza
è l’ultima a morire»

CALCIO SERIE C - Il bomber rossoblù: «E’ stato brutto fermarsi. La voglia di riprendere la stagione è tanta, e a tutti dispiacerebbe fermarsi per sempre». Terzo giorno di allenamenti in videochiamata
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di Benedetto Marinangeli

Il calcio al tempo del coronavirus. Tutti i rossoblù sono rimasti a San Benedetto, ma come trascorrono le loro giornate? «Siamo in casa – risponde Iacopo Cernigoi sulla pagina Facebook della Samb – dopo la sveglia arriva la telefonata dei nostri preparatori atletici che ci fanno allenare via video chiamata o whatssapp. Nel pomeriggio, poi, la maggior parte del tempo, la passo on line con i compagni con la play station o seguendo Netflix e le varie serie tv. E poi mi diletto anche in cucina, sono un ottimo cuoco».

Cernigoi

Cernigoi è di Mantova una delle zone più colpite dal Covid-19. «Non torno a casa da Natale – dice il bomber rossoblù – ed è dura. Speriamo che la problematica coronavirus si risolva al più presto per potere così riabbracciare i nostri cari che è la cosa più importante ed è quello che mi manca di più. Mantova è zona rossa e gli amici mi dicono che in giro non c’è nessuno. Sicuramente la situazione è peggiore di qui. A San Benedetto stiamo più tranquilli».

Sul futuro del prosieguo del campionato, Cernigoi la pensa così: «La vedo dura che si torni a giocare, anche se la speranza è l’ultima a morire. E’ stato brutto fermarsi. La voglia di riprendere la stagione è tanta – conclude l’attaccante – e a tutti dispiacerebbe fermarsi per sempre».

SQUADRA – Terzo giorno di allenamenti in home working per i rossoblu, seguiti tramite videoconferenza whatsapp dai preparatori Santiago Ferro e Simone Fugalli. La seduta odierna, sempre a gruppi di tre, è stata caratterizzata da esercizi ad alta intensità di tipo prettamente aerobico, mentre nella giornata di ieri il lavoro era stato incentrato sul rinforzo del core, ossia dei muscoli del corsetto addominale.

Alcuni calciatori, in questi giorni, stanno svolgendo anche programmi specifici a parte per compensare alcuni deficit fisici come nel caso di quelli che stavano rientrando da infortuni. Gli allenamenti da casa continueranno almeno fino al 3 aprile, come disposto dalla Lega Pro e sono mirati per mantenere un minimo di livello atletico di ogni singolo calciatore.


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