Samb tra le società virtuose della C:
pagati tutti gli stipendi e i contributi
nonostante lo stop forzato

SERIE C - In Lega Pro la sosta dei campionati a causa delle emergenza Coronavirus potrebbe portare sconquassi e crack finanziari. Il presidente Franco Fedeli ha ottemperato a tutti gli obblighi previsti. Gemignani: «Mi auguro di tornare presto a giocare, ma non ne sono troppo convinto anche perché i tempi si allungherebbero troppo»
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di Benedetto Marinangeli

La Samb si conferma una delle società virtuose di tutta la Serie C. Il club del Riviera delle Palme, infatti, ha ottemperato a tutti gli adempimenti previsti per il mese di marzo e cioè il pagamento degli stipendi e dei contributi a calciatori e tesserati. La solidità economica di Franco Fedeli permette anche di sopperire al grandissimo momento di difficoltà che le società di terza serie stanno attraversando a causa del blocco dei campionati per l’emergenza Coronavirus. Infatti alcuni club di Lega Pro faranno fatica ad arrivare a fine stagione: tre-quattro società hanno problemi da tempo e lo stop forzato causa Coronavirus rischia di essere per loro la mazzata finale. Zero introiti a fronte di spese ed uscite che non diminuiscono affatto e non è quindi peregrino un rischio default all’orizzonte. Anche perché non siamo in Serie A, dove, certo si parla di una riduzione degli ingaggi, ma con i calciatori che viaggiano su cifre anche esagerate.

Franco Fedeli

In Serie C, invece, la maggior parte dei giocatori guadagna cifre normalissime e il non ricevere gli stipendi rischia di metterli in difficoltà nella propria quotidianità. Inoltre molti club vivono di botteghino, valorizzazioni e sponsorizzazioni. Se non si gioca non ci sono introiti e quindi tutto il castello rischia di crollare. Ecco perché alcune società hanno deciso di non pagare gli stipendi. Ed in questo contesto la Samb è una piccola ma solida realtà rappresenta una mosca bianca.

Intanto Andrea Gemignani racconta come sta vivendo questi giorni di clausura a San Benedetto. «Si va avanti e per ora tutto bene – le prime parole del terzino rossoblù – a casa facciamo le solite cose. Al mattino ci alleniamo via video chiamata con i nostri preparatori atletici. Io da parte mia faccio poi qualcosina in più per mantenere la migliore forma fisica. Nel pomeriggio il tempo passa più a lungo. C’è la televisione, Netflix ma anche la playstation con i compagni via chat. Esco solo per fare la spesa, acquistando più cose possibili. Lo faccio con molta prudenza e con la massima attenzione. Comunque ho avuto la fortuna di tornare a Lucca, lo scorso 29 febbraio e non credo che torneremo così presto a casa».

Sul possibile prosieguo del campionato, questo il pensiero di Andrea Gemignani. «La questione principale – afferma – non è quando il campionato riprende ma come si riesce a tornare in una condizione fisica accettabile. Per fare questo servono gli allenamenti ed è difficile dopo un lungo stop. Mi auguro di tornare presto a giocare ma non ne sono troppo convinto anche perché i tempi si allungherebbero troppo. E’ stata, finora, una buona stagione, al di la degli ultimi risultati. Personalmente sta andando bene ma il nostro obiettivo è quello di tornare ad essere la Samb di una volta per fare tornare a sognare i nostri tifosi. Se lo meritano».

 

 

 


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