Coronavirus,
vietato l’accesso al porto

SAN BENEDETTO - Fino al 3 aprile l'ingresso è permesso solo per motivi di lavoro. La stessa cosa vale per Ancona. Lo dice un'ordinanza dell'Autorità portuale. Il presidente Giampieri: «Misure per ridurre la propagazione della pandemia in corso e, passata l’emergenza, tornare tutti alla normalità»
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Il porto di San Benedetto

Dobbiamo fare di tutto per bloccare il propagarsi del Covid-19, per questo tutti devono rispettare le regole per fermare il possibile contagio e rimanere a casa. Tra i divieti imposti c’è anche l’accesso alle persone nel porto di  San Benedetto del Tronto e Ancona, fino al 3 aprile. Sono ovviamente esclusi colo che devono entrare per motivi di lavoro e, nello scalo dorico, anche gli autotrasportatori in transito sui traghetti in arrivo e partenza. Lo ha stabilito con un’apposita ordinanza il presidente dell’Autorità  portuale, Rodolfo Giampieri,  rispondendo agli appelli sulla responsabilità individuale e collettiva nel portare avanti azioni condivise per prevenire la diffusione del Coronavirus, riconoscendo assoluta priorità alla tutela della salute pubblica. Una decisione coerente con la necessità di garantire la cittadinanza e i lavoratori portuali e in linea con quanto stabilito dalle indicazioni nazionali e dalle ordinanze delle istituzioni territoriali, Regione Marche, Comune di Ancona, Comune di San Benedetto del Tronto.

Rodolfo Giampieri

Per impedire l’accesso alle persone che non sono legate alle attività portuali degli scali di Ancona e di San Benedetto del Tronto saranno posizionate delle transenne a tutti i varchi e passaggi pedonali portuali.

L’auspicio è che queste misure contribuiscano a ridurre la propagazione della pandemia in corso perché, passata l’emergenza, si possa tutti tornare alla normalità.


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