di Benedetto Marinangeli
«Per quanto riguarda i nostri portieri, il bilancio è positivo». Testi e musica di Stefano Visi preparatore degli estremi difensori della Samb. «Si applicano molto – aggiunge – mettendo volontà e determinazione in ogni allenamento. Nel calcio non sempre uno più uno fa due, altrimenti saremo tutti dei fenomeno. Però io non cambierei i miei ragazzi con quelli delle altre squadre del nostro girone. Da quello che ho visto i nostri Santurro e Massolo sono i migliori».
Visi, poi, entra nello specifico. «Santurro – dice – in questi mesi ha dimostrato serietà, professionalità e amore per i nostri colori. Non dimentichiamoci che è un giocatore del Bologna e che spesso quest’anno ha giocato in condizioni fisiche precarie. Non so se altri nella sua posizione l’avrebbe fatto. Ha buttato il cuore oltre l’ostacolo e questo gli fa onore. Gli auguro le cose migliori a livello calcistico così come a Massolo».
Questa l’opinione di Visi sull’ex Spezia. «Massolo – spiega – ha ancora ampi margini di miglioramento ed ancora non se ne rende conto. Sono convinto che una volta preso atto di ciò compirà un indiscutibile salto di qualità. Fusco? Il percorso che deve fare è ancora molto lungo ma ciò che si è conquistato lo ha fatto con il suo sacrificio. Fa piacere, perché lo stiamo tirando su dal settore giovanile. Per lui questo è solo un punto di partenza, deve solo lavorare e pedalare. I portieri devono essere pronti e maturi prima degli altri perché è un ruolo di grande responsabilità, I risultati ottenuti finora sono solo merito dei ragazzi che ci mettono faccia, sudore e sacrificio».
Sul possibile ritorno in campo della Samb, Visi la pensa così. «Con molto dispiacere, credo che il prossimo 3 aprile non si riprenderanno gli allenamenti. Ci sarà ancora da aspettare e non so fino a quando. Il calcio è un ambiente privilegiato ma oggi il primo pensiero è rivolto a chi è in prima linea per salvarci. E’ uno sport che muove tante emozioni e credo che prima o poi questo periodo di emergenza finirà solo se tutti useremo il buon senso che sembra che ancora a qualcuno manchi. I ragazzi – conclude Visi – sono pronti a ripartire ma, di certo, non dipende da noi».
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