Daniel Matricardi, sindaco di Montalto
«Combattere il Covid 19 solo con il “restate a casa”? Impensabile» afferma Daniel Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche, che fin dall’inizio della pandemia ha chiaramente detto che non ha intenzione di rimanere «spettatore passivo di un sistema che sta ampiamente dimostrando di non essere ne sufficiente ne efficiente».
«Scovare il male prima possibile e isolare bene i contagiati è la strategia vincente – spiega – per questo, 15 giorni fa, come Comune abbiamo ordinato un cospicuo numero di test rapidi sierologici. Ora li abbiamo e con la collaborazione dei medici di medicina generale inizieremo a farli partendo dal personale della casa di riposo “Galli”. Attraverso una ripetizione periodica potremo tutelare maggiormente i nostri operatori, che sono una ventina, e i 40 ospiti. Poi sarà la volta dei cittadini più esposti, volontari, forze dell’ordine, dipendenti, commercianti».
Si tratta di prelevare una goccia di sangue e farla scorrere su un’apposita lastra contenente due gocce di reagente per cercare la presenza di anticorpi Igm (prodotti entro 4-5 giorni dal contagio) e Igg (si trovano nel sangue dopo 15 giorni). La risposta arriva in 10 minuti.
«I test non sostituiscono il tampone – precisa il sindaco di Montalto – ma siamo convinti che messi nelle disponibilità dei medici di medicina generale che sapranno utilizzarli in maniera complementare all’analisi
clinica. E potranno essere un ottimo strumento di monitoraggio del territorio e permettendo di individuare i soggetti da attenzionare ed eventualmente isolare. Il tutto considerando tra l’altro che ad oggi i tamponi vengono effettuati solo ai casi di contatto diretto dei positivi accertati».
E’ pronta la convenzione, anche questa promossa dalla Giunta comunale capitanata da Matricardi, con due strutture ricettive di Montalto per ospitare eventuali persone da isolare. «In caso di bisogno – aveva precisato il sindaco – non tutti hanno una casa tale da poter garantire una netta separazione tra un contagiato e gli altri componenti della famiglia».
L’attenzione verso la residenza protetta, dove al momento non ci sono casi di contagio, è iniziato il 26 febbraio, con l’ordinanza della direzione che ha vietato le visite garantendo comunque agli ospiti il contatto con i propri familiare tramite skype. Anche gli ingressi dei medici di medicina generale sono stati ridotti ai soli casi di aggravamento delle condizioni di salute degli ospiti. E’ stato inoltre adibito un intero piano per coloro che sono rientrati dagli ospedali, garantendo un preventivo isolamento per i 14 giorni successivi. «Tutto questo ci ha permesso, per il momento, di tenere il virus lontano dai nostri anziani», sottolinea Matricardi.
«Sono convinto – dice ancora – che solo un puntuale e capillare controllo della popolazione potrà permetterci di uscire da questa emergenza. Siamo tutti uniti ed impegnati a far rispettare le restrizione ai nostri cittadini che si stanno comportando in maniera esemplare. Ma a distanza di più trenta giorni ci aspettiamo da parte del Governo una strategia ben precisa ed un’organizzazione impeccabile per uscirne. I cittadini ne hanno bisogno per fare l’ultimo sforzo necessario, ma purtroppo ad oggi non è così. Non possiamo continuare ad attendere le 20 dei sabato sera per sentire una mezza novità in più».
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